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Alle Fiamme Oro cambiano gli scenari: priorità al Top10

Lug 18, 2021
rugbychepassione.com / Paolo Cerino

 

di Massimo Gallo

Tiene banco, nelle ultime ore, la questione relativa ai giocatori delle Fiamme Oro in forza alle Zebre e richiamati alla base dal presidente Montini. Al momento, la società cremisi, non si pronuncia in maniera ufficiale sulle motivazioni, ma le voci cominciano a correre. Il ragionamento fatto a Ponte Galeria appare più o meno questo: se servono rimangono a Parma, se devono fare numero tornano a casa. Una valutazione dettata anche dalla volontà del presidente federale Marzio Innocenti, di dare lustro al Top10. Il ritorno di Bianchi, D’Onofrio, Biondelli, Stoian e Fusco non potrà che far bene al massimo campionato e alla competitività delle Fiamme Oro. La squadra della Polizia di Stato, nel corso degli ultimi anni, ha arruolato prospetti di sicuro valore, invertendo la tendenza degli anni più lontani quando i concorsi erano occasione, per giocatori a fine carriera, di conquistare il classico posto fisso. Ma nonostante ciò le Fiamme in campionato non hanno fatto il salto di qualità previsto. Soprattutto perché, di media, 4-5 giocatori di sicuro valore, passavano la stagione più a Parma che a Roma, non riuscendo ad assicurare un apporto di spessore né alla franchigia, né al XV della Polizia. Secondo voci che arrivano da Ponte Galeria, la musica per la prossima stagione dovrebbe cambiare: il presidente Montini vuole dare un senso all’impegno dell’Amministrazione degli ultimi anni e puntare decisamente a far lievitare il tasso tecnico della squadra per mettere nel mirino il tricolore. A pesare sulla decisione, anche la poca attenzione che il Gruppo sportivo ha ricevuto dalla Federazione e dal suo nuovo presidente. Negli ultimi anni, è cosa nota, le Fiamme Oro sono state sempre molto disponibili nei confronti della Fir, oseremo dire troppo, spesso mettendo in secondo piano i propri interessi per anteporre quelli del movimento. Montini vorrebbe invertire la tendenza senza chiudere le porte alla Federazione, con la quale intende continuare ad avere un rapporto costante e di massima collaborazione. Sulla decisione potrebbe però aver influito anche la questione Seven. In passato le Fiamme Oro, avevano dato la loro disponibilità per creare una sezione ad hoc con attività esclusiva. Concorso dedicato e struttura diversa rispetto a quella del XV. L’accordo non è stato mai trovato: sulle cifre con cui la Fir doveva partecipare al progetto, il discorso si è bloccato. Questo accadeva con la gestione Gavazzi. Con il cambio al vertice, le Fiamme Oro forse si aspettavano di essere interlocutore privilegiato, prima ancora degli altri Gruppi sportivi, per valutare un progetto Seven. La Fir invece, secondo quanto abbiamo potuto sapere, ha dapprima contattato le Fiamme Gialle, quindi si è rivolta all’Esercito. Il dettaglio non è sfuggito probabilmente al presidente Montini che potrebbe non aver gradito. Dunque, preso atto del nuovo corso della Federazione che non vede più nel GS Fiamme Oro, presente nel mondo del rugby da decenni, suo interlocutore naturale, ha deciso di pensare prima alla sua squadra e poi a tutto il resto. Montini, che è a capo di tutte le discipline del GS FFOO, è tipo molto pragmatico, del resto se non fosse così non riuscirebbe a mandare 73 atleti cremisi a Tokyo, su 384 azzurri presenti. Vale a dire il 20% della spedizione, risultando il Gruppo Sportivo più rappresentato ai Giochi. Ci aspettiamo smentite: è nella normalità delle cose.