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Arbitri, ancora veleni: il rugby è divenuto omertoso

Ago 17, 2021

 

di Massimo Gallo

 

Dalla settimana scorsa, abbiamo tra le mani, una mail che gira tra gli arbitri italiani (e non solo), mail anonima come troppo spesso sta accadendo negli ultimi mesi nel mondo del rugby. Abbiamo riflettuto a lungo prima di parlarne, abbiamo valutato se renderla pubblica e come trattarla. Siamo giunti alla conclusione che noi non pubblicheremo il testo completo, per molteplici motivi. Il primo: è anonima e potrebbe essere scritta da chiunque e a noi piacciono quelle persone che ci mettono la faccia, anche con la clausola della riservatezza e con il nostro impegno a difendere le fonti, ma una persona che materialmente si confronti con noi ci deve sempre essere. Tutto ciò che scriviamo ci viene riferito da fonti in carne ed ossa e ciò che ci viene detto viene verificato.  Secondo: pubblicarlo significherebbe esporsi a querela, perchè alcuni passaggi sono palesemente diffamatori e noi non posiamo renderci complici di un reato. Terzo: si fanno nomi e cognomi che questo portale, volutamente, non ha mai fatto, perchè non lo reputava opportuno e non per reticenza ma perchè non aggiungevano nulla ai fatti. Dunque ci limiteremo a riportare alcuni concetti, soprattutto perché questo portale viene tirato in ballo indirettamente più volte e perchè una notizia c’è ed è verificata. La premessa era obbligatoria. Dunque nella mail, in apertura, si attacca frontalmente Vittorio Munari, con ipotesi e illazioni. Non possiamo prestarci e quindi su questo sorvoleremo. Poi si dice che i vertici arbitrali siano stati scelti dall’ex presidente Celon che li avrebbe suggeriti ad Innocenti, il quale avrebbe eseguito senza batter ciglio. La circostanza, si dice nella mail, sarebbe stata confermata dallo stesso Celon “tramite interviste pubbliche”. Il primo riferimento a questo portale, l’intervista è qui.

La mail continua con un’analisi dei vertici arbitrali, tra bastoni e carote, fa i nomi sulle vicende illustrate qui (secondo riferimento a questo portarle), e poi ritorna sulla questione Spadoni trattata qui e qui e riportata, ci risulta, solo da questo portale (terzo riferimento seppur indiretto). In ultimo riporta una notizia, questa sì verificata: il presidente Giacomel, dopo aver assicurato in pompa magna che la formazione degli arbitri sarebbe stata fatta in presenza, a distanza di pochi giorni annuncia il dietrofront: la formazione si fa a distanza, quindi niente campo ma solo teoria. Motivo? Al momento non ci risultano motivazioni ufficiali, nemmeno ufficiose. E la questione Covid non appare dirimente. Secondo alcuni ben informati, in questo caso non anonimi ma con nome e cognome a cui abbiamo chiesto, il Cnar riprende da dove aveva lasciato: c’è da risparmiare e gli arbitri, così come nel passato, sono i primi ad essere penalizzati. Dunque, nulla di nuovo sotto il sole. In breve: si parte malissimo.

In ultimo permetteteci una considerazione ulteriore. Negli ultimi mesi il mondo del rugby è diventato omertoso. E’ un termine forte ma rende l’idea. I più non parlano per convenienza o per paura. I primi sperano di salire sul carro del vincitore e ottenere la ‘mancetta’ o di vedersela confermata. I secondi temono di finire nella lista nera di Innocenti con le conseguenze del caso. Quindi si moltiplicano le ‘denunce’ o presunte tali del tutto anonime e che noi non condividiamo, oppure le notizie arrivano dal personaggio che vuole togliersi il classico sassolino ma allo stesso tempo non vuole apparire. Una categoria che è sempre esistita, ma che con noi non ha grosse fortune, soprattuto perché questi soggetti provano a passare la notizia già corredata da un punto di vista preordinato. Ignorano che sappiamo discernere i fatti dalle opinioni ormai da lontano 1997. A tutti un invito: metteteci la faccia se davvero siete convinti di ciò che affermate. Portate prove, documenti, fatti incontrovertibili, non opinioni, e questo portale sarà sempre a disposizione anche tutelando le fonti.