di Massimo Gallo
“Tempo! Serve Tempo”. Questo il refrain dalle parti della Curva Nord quando si fa notare che qualcosa non va. E noi, per onestà intellettuale, non possiamo che sottolineare come l’affermazione abbia un suo fondamento. Nessuno ha la bacchetta magica, tantomeno Innocenti, ma che non diventi un’alibi, invocare il poco tempo a disposizione. Siamo così convinti di quanto stiamo affermando che non parliamo della Nazionale Seven dal 29 luglio 2021. Non possiamo dimenticare la risposta che il presidente della Fir ci diede, trattandoci anche con sufficienza, in occasione della conferenza stampa organizzata a 100 giorni dalle elezioni: “Non posso anticipare nulla sul Seven perchè le novità saranno varate dal prossimo Consiglio Federale”. Ecco da quella risposta sono passati circa 4 mesi, i Consigli si sono susseguiti, ma le novità non si vedono. O forse si! La novità è sicuramente nell’avvicendamento tra Orazio Arancio, manager a tempo pieno, con Federico Angeloni, manager part time, considerato che ricopre lo stesso ruolo presso l’Accademia under 18 di Treviso. Altra novità è che Arancio ha dato mandato al suo legale per far valere le sue ragioni con la Federazione, essendo stato giubilato con due anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto e che non è il solo ad aver aperto un contenzioso con la Fir. A proposito, anticipiamo le malelingue, non sono i giubilati a passarci le notizie, anzi negano con estrema dignità, piuttosto consigliamo di tenere le porte ben chiuse dalle parti della Curva Nord, perchè gli spifferi abbondano, a riprova che il presidente non è troppo amato anche tra quelli che davanti lo adulano. Tornando al Seven, ci risulta, manca ancora uno straccio di programmazione, soprattuto perchè alla disciplina olimpica, destinataria di fondi specifici da parte del Coni, è riservata la modesta somma di 300mila euro (come precedenti gestioni), da cui attingere anche per pagare i tecnici delle Nazionali maschile e femminile, i ‘fisio’ e gli altri componenti dei rispettivi staff. Insomma nulla di nuovo sotto il sole: il Seven conta come il perpetuo di monsignor Colombo nel film di Luigi Magni dal titolo “Nel nome del Papa Re”. Se non ne conoscete il peso specifico, v’invitiamo a cercare su youtube la scena. Ora sembra che Marzio Innocenti voglia fare un ulteriore tentativo con la Marina Militare per stringere un accordo con il gruppo sportivo e fissare la sede del Seven a Livorno presso l’Accademia navale come annunciato qui e come confermato indirettamente dallo stesso Innocenti qui. Ps Dalle parti della Curva Nord farebbero bene a utilizzare il tempo per cercare soluzioni invece di sprecarlo per chiedere informazioni sul sottoscritto, soprattuto a chi dovrebbe avere almeno la decenza di tacere, per i suoi trascorsi fuori dal campo, perchè in campo non ci ha mai messo un piede se non per comportamenti poco edificanti. Per qualsiasi informazione i recapiti, anche telefonici, di PianetaRugby sono pubblici.
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