Aria dice che c’è un’inchiesta federale: come fa a saperlo?

Il pezzo di questa mattina in cui spiegavamo come Aria, una delle associazioni degli arbitri italiani, non avesse commentato quanto da noi rivelato nella giornata di ieri, ha determinato un post sulla pagina ufficiale il cui contenuto rappresenta la classica pezza peggiore del buco. Nel post che potete leggere qui l’associazione afferma di essere rispettosa dei ruoli federali. Ecco il primo rilievo: in passato lo policy è sempre stata un po’ più ‘aggressiva’, pur rimanendo nell’alveo dell’educazione e del rispetto. Oggi invece si scopre, come già detto, ‘democristiana’. Questo è il meno perchè ora arriva il bello. Nel post si dice che Aria non parla in attesa che la Procura si pronunci. Fermi tutti! Nessuno ha mai detto che ci sia fascicolo sulla scrivania della Procura federale. Nemmeno noi nel nostro articolo (anche perchè non lo sapevamo). Sul sito della Federazione non c’è traccia di tale fascicolo: come fa Aria a sapere che c’è un’indagine della procura? Un’associazione privata afferma candidamente di sapere che la Procura indaga sul caso, di fatto ammettendo di aver avuto accesso ad atti ancora non pubblici. Ecco: c’è altra materia per la Procura che invitiamo ad intervenire. Ultimo annotazione: Aria ammette che il problema c’è stato e che dunque anche in questo caso abbiamo detto solo la verità. Sul resto sorvoliamo: parliamo di opinioni rispettabili ma non del verbo.

Ci dispiace che la credibilità faticosamente ottenuta dall’associazione venga così “maldestramente” intaccata in un solo post.