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Arbitri, Pennè: Giacomel conosceva i rapporti tra me e Vivarini

Lug 20, 2022

Prima di parlare del nuovo capitolo del mondo arbitrale, ci teniamo a ricordarvi la definizione di ‘notizia’: “Oggetto di comunicazione o diffusione, ritenuto di particolare importanza ai fini dell’interpretazione di fatti contingenti o a proposito delle reazioni che può provocare nei singoli o nella collettività”. Anche quella di gossip: “Pettegolezzo, chiacchiera indiscreta o mondana”. Per capirci: nel primo caso siamo alla presenza di fatti, supportarti anche da documenti e avvenimenti incontrovertibili, che interessano una comunità ampia di persone. Nel secondo siamo nel campo dei ‘si dice’ che hanno a che fare spesso con le ‘corna’ fatte o subite da taluno, il cui interesse è funzionale alle chiacchiere da bar. Per chi non è in grado di riconoscere una notizia, per limiti personali o perché non formato alla professione giornalistica, consigliamo “Codice dell’informazione e della comunicazione di Franco Abruzzo, V edizione, aprile 2006, Centro di Documentazione Giornalistica”.

Premessa importante perché il giornalista ha un dovere, quello di ‘educare’ e con un po’ di presunzione noi ci proviamo. Proviamo a far comprendere a chi, per ignoranza o malafede, non riesce a riportare i fatti ma solo le opinioni. Sia chiaro: anche noi qualche volta esprimiamo opinioni, ma lo facciamo su fatti verificabili, non sulle veline passate dal ‘padrone’ o semplicemente riportando il volere il ‘padrone’. Ecco: ad ognuno il suo. L’articolo 21 della costituzione permette a tutti di esprimersi, di scrivere, di avere siti e blog, ma il giornalismo è una cosa seria e c’è qualcuno che non sa nemmeno dove ha casa. Altrimenti non si spiega il silenzio, per esempio, sulla radiazione di un arbitro. Se non è notizia quella, fatichiamo a capire quale possa essere. Un notizia che non bisognava nemmeno scovare, bastava controllare l’albo del tribunale federale.

Dunque, torniamo a noi, abbiamo visionato una mail, ovviamente in nostro possesso, che Stefano Pennè ha inviato al Presidente Innocenti, al Segretario della Fir e a tutti i consiglieri. Anticipiamo Pennè: non possiamo assolutamente rivelare chi ce l’ha passata e, considerato la vasta platea di destinatari, definirla privata ci sembra una forzatura, fermo restando che anche in quel caso, l’interesse pubblico del contenuto ci consentirebbe di pubblicarla. Evitiamo comunque per non tediare chi ci legge.

Cosa dice la mail? Molto semplicemente che il suo rapporto con Vivarini non è mai decollato, che aveva avvisato Giacomel a settembre non di non essere in buoni rapporti con Vivarini e che per questo motivo aveva delle riserve ad accettare l’incarico. La risposta del presidente Cnar? “Garantisco io per lui”: questa, vi giuriamo, l’aveva già detta per un’altra persona, con cui è andata anche peggio. Secondo noi Giacomel ci mette troppo facilmente la faccia, salvo poi dover gestire le brutte figure.

Pennè dice anche di aver inviato molte mail a Vivarini per instaurare una proficua collaborazione, che sono rimaste quasi tutte inevase. L’ormai ex responsabile dei fischietti di serie B, nella missiva spiega anche che più volte Claudio Giacomel lo avrebbe invitato a non inviare mail, ma a telefonare. Per quale motivo non si capisce. Scripta manent si usa dire. C’è un passaggio molto interessante e questo ve lo riportiamo per intero perchè lo reputiamo interessantissimo e su cui ci riserviamo di ritornare:

“Nell’ambito del lavoro di squadra da voi auspicato, come valutate il fatto che il responsabile dei Valutatori della Prestazione non sia ancora riuscito alla data del 11/07 ad inviare i rapporti della Serie B della stagione 21/22? Il Presidente Giacomel ha parlato di 169 valutazioni a video che la FIR ha evidentemente liquidato, come mai nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni io ne ho ricevuti meno di 100? È stato fatto un buon lavoro? Secondo voi mi ha consentito di lavorare al meglio per lo sviluppo degli arbitri?”

Per chiudere vi confermiamo che Giacomel, dopo una stagione così esaltante, ha deciso di proporre un aumento dei compensi annuali, praticamente a tutti, di 2000 euro. C’è un però: per lui e per Faccioli sarà un aumento effettivo, se sarà ratificato dal CF, mentre per quasi tutti gli altri si tratterà di una beffa. Per molti dei destinatari, per la prossima stagione, è previsto il taglio della diaria per le attività sul campo. Di fatto un aumento che entra dalla porta e esce dalla finestra.