Si è tenuto questa mattina il Consiglio federale che ha trattato anche la questione ‘arbitri’, deliberando decisioni che sconfessano Giacomel. Almeno tre le novità emerse. La prima: il confronto ha fatto registrare posizioni molto critiche di alcuni consiglieri. La seconda: il presidente Marzio Innocenti ha finalmente avuto il coraggio di prendere una posizione netta. La terza: per la prima volta, a memoria d’uomo, il Consiglio non approva le decisioni del Cnar, di fatto sconfessando le decisioni del presidente degli arbitri.
Le nomine
Il primo ‘strappo’ si è registrato sul tema degli incarichi nazionali e regionali. Sul tavolo la posizione del coordinatore lombardo Francesco Russo, a cui Claudio Giacomel aveva comunicato il benservito, motivandolo con un mancato raggiungimento degli obiettivi. Molto genericamente, Giacomel aveva detto a Russo: “dovevi fare di più”. Anche se i numeri dicono che l’incremento netto di 100 arbitri tra il giugno 2021 e il giugno 2022, è dovuto anche all’apporto della regione Lombardia con il 25% del totale. In soldoni: ogni 4 arbitri in più tesserati nella stagione appena conclusa, uno proviene dalla Lombardia. Onestamente non abbiamo trovato altre regioni allo stesso livello di performance. Davanti alle evidenze e alle rimostranze di alcuni consiglieri, Innocenti ha accolto la richiesta di lasciare Francesco Russo al suo posto, tanto che la decisione è passata all’unanimità.
Quindi è stata affrontata la questione Pennè/Vivarini spiegata qui. Anche in questo caso è stato sottolineata la decisione poco chiara di Giacomel. Innocenti, pur condividendo parte delle conclusioni illustrate in consiglio, ha spiegato di non poter avallare la scelta. Il presidente avrebbe sottolineato l’impossibilità di ripescare Penne, senza fare altrettanto con Vivarini. Nei fatti il primo conserva l’incarico in Lombardia, il secondo è fuori dai giochi.
Aumenti
L’altro tema su cui il Consiglio ha di fatto commissariato il Cnar è quello relativo agli aumenti dei contratti. Come spiegato qui, si parlava di 2000 euro di incremento praticamente per tutti, ma che in realtà risultavano aumenti effettivi solo per Giacomel e Faccioli. Il Consiglio Federale ha bocciato all’unanimità il ritocco ai contratti, autorizzando solo quelli per Piardi e Gnecchi, vale a dire i fischietti di punta.
Prima di passare agli altri argomenti, il Consiglio ha convenuto sulla necessità di fare una riflessione sul settore arbitrale, di fatto accendendo un faro sull’operato dei vertici del Cnar, anche alla luce di un confronto che oggi, non ha riguardato solo i temi appena illustrati, ma diverse circostanze che non sono andate giù al Consiglio.
Come spiegato all’inizio di questo pezzo, non si ricorda un Consiglio che è andato contro le decisioni dell’organo di autogoverno dei fischietti italiani. Uno smacco, un guanto di sfida, in buona sostanza una bocciatura per Claudio Giacomel, che in un anno di gestione non ha saputo pacificare l’ambiente, anzi se possibile ha esacerbato ancora di più gli animi, creando ulteriori divisioni e criticità. Un scelta, quella di Innocenti e dei Consiglieri, su cui Claudio Giacomel dovrebbe avviare una profonda riflessione sul livello di fiducia di cui gode.
Dopo avervi raccontato ‘l’ennesimo gossip’, secondo il ‘metro giornalistico’ di qualcuno, ci concediamo un altro pò di fresco e la seconda birra.
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