Aria torna a prendere posizione con un post pubblicato sulla pagina ufficiale: se non abbiamo contato male, si tratta del 4 in pochi giorni. Lo fa per commentare la posizione dei coordinatori regionali, sposandone il contenuto. Finalmente una scelta di campo, anche ‘scomoda’ che rimette l’associazione sulla strada della coerenza rispetto alla finalità per quali è nata. Di seguito il testo
la lettera inviata da 12 dei 15 coordinatori regionali con la quale si chiedono riforme radicali del settore arbitrale, unitamente alle dimissioni del coordinatore laziale Gianluca Bonacci, di tutti i capi sezioni del Lazio e del membro della Cnar, Giuseppe Ruta, sono un fatto di estrema gravità e senza precedenti per il nostro movimento arbitrale. Sono il sintomo di un disagio causato non solo dalla gestione accentratrice e per nulla sensibile alle istanze della base, da parte del presidente della Cnar ma anche dalla totale indifferenza (per non dire fastidio) con la quale i vertici federali continuano (perché la storia non è cominciata oggi) a trattare il settore arbitrale. Ci aspettiamo che il presidente FIR dia ascolto agli arbitri e non liquidi la questione come marginale, sarebbe un errore imperdonabile che getterebbe nel caos l’intero settore e non solo quello. Quello che Aria chiede, inascoltata, da anni è che al settore venga concessa maggiore autonomia, che vengano fatti seri investimenti, in termini di mezzi e di formazione, sulla categoria arbitrale, che il nostro settore, strategico (non solo a parole) come quello dei giocatori, dei tecnici e dei dirigenti, sia considerato una risorsa, non un costo da tagliare ad ogni piè sospinto.
Per questo appoggiamo pienamente e incondizionatamente l’iniziativa promossa dai 12 coordinatori e manifestiamo verso i colleghi promotori tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.
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