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Aria continua a martellare e minaccia

Ago 14, 2022
rugbychepassione.com / Paolo Cerino

Aria non molla e dopo una stagione alla finestra continua a martellare. Ancora un comunicato e non permette repliche. Innocenti è avvisato.

In queste calde giornate estive, la nostra Associazione sta osservando con particolare attenzione gli sviluppi che stanno interessando il movimento arbitrale. Dopo le note comunicazioni inoltrate ai vertici federali e, in particolare, quelle redatte dai Coordinatori Regionali, dagli arbitri del Comitato Regionale del Lazio, dagli assistenti di serie A e dagli arbitri di Top10, si attendono buone nuove dal Consiglio Federale. È noto che il più alto consesso della politica federale è chiamato ad intervenire per porre rimedio ad una situazione insostenibile e che non ha precedenti nella storia recente del rugby italiano. È altrettanto pacifico che le condivisibili richieste espresse dai più non potranno risultare lettera morta e si impone, quindi, un deciso intervento del Presidente Innocenti e dei Consiglieri tutti per risollevare le sorti di un settore abbandonato da troppo tempo alla deriva. Infatti, è di tutta evidenza che ciò che ha determinato gli arbitri ad esprimere tutto il loro sconforto e ad intraprendere azioni forti, non potrà essere risolto senza una completa rimozione dell’attuale Commissione Nazionale Arbitri, che possa segnare un cambio di passo in totale discontinuità con le gestioni registrate negli ultimi 10 anni. Si chiede, quindi, al Presidente Innocenti, in vista della riunione del 19 agosto 2022 con i Coordinatori Regionali, di agire con lucidità, risolutezza e coraggio, ascoltando le richieste provenienti dall’intero movimento arbitrale. Diversamente – e liquidando le recenti proteste come una corporativistica difesa di privilegi (ci si chiede quali, peraltro) – l’unico messaggio che passerà sarà quello per cui gli arbitri continueranno ad essere l’ultima ruota del carro, inascoltati e non profondamente capiti nelle proprie legittime richieste di autonomia, meritocrazia e trasparenza. Ed allora, se così malauguratamente fosse, la categoria tutta non potrà non rimanere compatta a difesa delle proprie valide posizioni. Chiediamo, quindi, ai nostri associati e agli arbitri tutti, di resistere e di non cedere a piccoli compromessi che potranno mettere una toppa ma non risolveranno le gravi criticità più volte denunciate. Accettando piccole concessioni sviliremmo il senso e il valore delle nostre idee ed esigenze, finendo per dare ragione a chi definiva di poco rilievo la posizione espressa dai nostri colleghi arbitri. Abbiamo tutti, mai come ora, la possibilità di incidere fattivamente per il bene collettivo: restiamo uniti e andiamo avanti!