La storia che vi riferiamo ci è stata raccontata, si tramanda di bocca in bocca, con dettagli che vanno e vengono. Dunque: ci è stato riferito che nel magico mondo di Ovalia, un mondo che nella realtà non esiste, il capo gabinetto di un importante dicastero, colpito dalla scure dello spoil system, abbia lasciato la sua scrivania. Prima di farlo, avrebbe voluto chiudere le pratiche ancora in sospeso, avviare il lavoro che nel frattempo si è accumulato e operare un formale passaggio di consegne con il nuovo titolare del Gabinetto.
E invece non ha potuto fare nulla di tutto questo. D’impero, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di Ovalia, gli ha comunicato con una lettera, che la sua avventura era già finita, anche se il suo mandato si sarebbe esaurito dopo un mese dalla comunicazione. Un’esautorazione avallata da tutto il Consiglio dei ministri che non ha potuto far altro che ratificare una decisione già presa.
Il capo gabinetto, dal giorno dopo, si è ritrovato con gli accessi bloccati all’intranet di Ovalia e ogni pratica a lui indirizzata finiva prima tra le mani del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il quale magnanimamente si preoccupava di inoltrarla via mail, ovviamente dopo aver letto e valutato ogni risvolto della pratica stessa.
Un’ingerenza che, al Capo di Gabinetto giubilato, proprio non è andata giù, tanto da chiedere al Gran Censore di Ovalia se il modus operandi sia in linea con le leggi del Paese ovale. Pare che il Gran Censore, sorpreso da quanto accaduto, voglia chiedere lumi al Sottosegretario e a tutto il Consiglio dei Ministri.
Volevate il gossip? Eccolo: questo è il gossip. Ma potrebbe essere anche una notizia.
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