In merito al pezzo pubblicato venerdì sera “Arbitri, Innocenti ha ragione”, ci giunge un chiarimento da parte di Alan Falzone che pubblichiamo integralmente. E’ il testo che Falzone ha inviato ai coordinatori regionali. Facciamo una precisazione: la questione dei metadati rilevanti dal file del programma di Falzone è stata sollevata da un/a candito/a alla nomina Federale in seno al Cna.
Buona sera a tutti,
scrivo in risposta a quanto scritto da (omettiamo il nome del candidato n.d.r.) nel suo file perché ritengo doveroso fare una precisazione importante. Il PowerPoint è di 3 anni fa come si può vedere ed è stato utilizzato da me solo sovra scrivendoci. Prima di infangare, fare sparate/illazioni a 4 gg dalle elezioni, bisognerebbe prima chiamare l’interessato ed accertarsi di come è stato creato. Lo giuro sulla persona più cara che ho al mondo, che purtroppo non c’è più, che non ho avuto nessun rapporto con il Tesserato Andrea Spadoni da 2 anni a questa parte! Detto questo penso che questo sia il punto più basso che si potesse toccare per attaccare una persona! Il programma che ho presentato è stato prodotto dal sottoscritto!
Spero di aver chiarito la situazione e ripeto che prima di scrivere determinate considerazioni si dovrebbe interpellare gli interessati!
Buona serata
Alan Falzone
Dunque: abbiamo passato il fine settimana a cercare conferme o smentite, dati alla mano, della giustificazione di Falzone. Finalmente possiamo fare un po’ di chiarezza. Come da foto pubblicata, siamo riusciti a recuperare nel nostro archivio il file powerpoint del programma presentato da Alan Falzone nel 2021, vale a dire quando furono rinnovare le cariche del Cnar con l’ascesa di Giacomel. Falzone si propose, questa è storia nota, e della sua squadra avrebbe dovuto far parte anche Andrea Spadoni. L’ex arbitro però, come tutti ricorderanno, proprio in quei mesi finì sotto i riflettori della giustizia sportiva e gli intenti di Alan Falzone iniziarono a scricchiolare.
Il file è stato effettivamente creato da Andrea Spadoni il 27 marzo 2021, la data del 15 gennaio 2023 è relativa al giorno (quello di oggi) in cui è stato ‘creato’ sul computer destinatario, vale a dire quello da cui scriviamo. Falzone non ha mentito e pure da una veloce analisi del testo, sembra che si possa tranquillamente ammettere che Falzone abbia adattato il programma di due anni fa alla luce dei cambiamenti regolamentari degli ultimi mesi. Detto questo lasciateci fare qualche riflessione. La prima: qualcuno non cambierà il suo giudizio negativo, l’errore c’è stato ed è stato di comunicazione.
C’è però un’altra questione che rileviamo e non ce ne voglia Falzone: data per buona la sua versione, rimane la sciatteria. Perchè fare il Presidente degli arbitri significa dover parare mille colpi ed esporsi a critiche e facendo errori come questi è davvero deprimente. Noi con responsabilità e serietà abbiamo cercato di chiarire la questione, diversamente sarebbe rimasta la convinzione di cui abbiamo già parlato, perchè i fatti quello dicevano. Aggiungiamo che nel testo Falzone definisce l’autore del file “tesserato”, commettendo un ulteriore errore. Il male del rugby italiano è questo: la sciatteria ad ogni livello. Non si puo’ far girare un file con il nome di un arbitro radiato, non si può presentare un programma sostanzialmente ‘fotocopia’ di due anni fa nel contenuto e nella grafica (come del resto hanno fatto altri candidati con programmi risalenti a 10 anni fa, va a dire l’ultima volta che si sono proposti per la presidenza), non si posso fare questi errori. Almeno lo sforzo di produrre un nuovo file e una nuova grafica, perchè questo file è finito alle stesse persone di due anni fa che hanno subito colto la “somiglianza”. E ora è chiarito anche perchè qualcuno, giustamente, si è preso la briga di controllare l’autore.
Ma le ultime 36 ore sono stati utili anche per capire altre cose. In primis che l’ambiente continua ad essere molto conflittuale e non addebitate a questo portale la causa perchè passate per fessi. Ci sono clan e questioni personali irrisolte. Finitela! Poi abbiamo avuto conferma che nessuno si fida più di nessuno, nemmeno della camicia che porta addosso. In pochi danno una parola e la rispettano.
In ultimo: qualcuno ha immediatamente pensato a nuovi scenari. Vi posso assicurare che Falzone deve ancora mangiare pane per svolgere al meglio il suo ruolo, ma anche che siamo al cospetto del meno peggio. Le alternative ipotizzate sono da brividi lungo la schiena. La speranza è che quanto accaduto sia una lezione per il futuro. Per tutti.
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