Le questioni sollevate dai club del massimo campionato, hanno avuto l’effetto di creare tensione da Marzio Innocenti e Marco Aloi. I fatti: ad inizio settimana i club della Serie A Elite, tramite il presidente del Colorno Stefano Cantoni, inviano una lettera al Presidente e ai consiglieri delegati. Nella missiva chiedono chiarimenti sul futuro del massimo campionato, lamentando scarsa condivisione. Qui per approfondire.
Nessuno risponde, nessuno si fa carico di interloquire con i club, tranne Marco Aloi. Il direttore del torneo ha la delicatezza di dichiarare la sua disponibilità, dimostrando quanto meno rispetto nei confronti di chi lo paga, considerato che il suo compenso è defalcato dal contributo annuale che la Fir da ai club della massima serie.
Aloi si dice disponibile ad incontrare le società per chiarire qualsiasi dubbio. Lo fa per le vie brevi con lo stesso Cantoni, il quale comunica ai club la possibilità di vedersi a Bologna la prossima settimana. Ma questo punto accadono due cose. La prima: alcuni club si indispettiscono ancora di più, sia perchè registrano la mancata disponibilità del presidente fir, giudicandola un affronto, sia perchè reputano una presa in giro incontrarsi la prossima settimana, considerato che oggi alle 17 in Consiglio Federale saranno ratificate tutte le decisioni.
Ma c’è un altro colpo di scena: Innocenti apprende della disponibilità di Aloi a fissare una riunione con i club, lo chiama al telefono per dirgli che le riunioni non le puo’ fissare senza il suo permesso. Di fatto esautora il direttore del torneo e gli intima di non prendere iniziative.
Intanto oggi saranno prese tutte quelle decisioni che le società avrebbero voluto che fossero condivise. Ad esempio il torneo delle riserve che dovrebbe chiamarsi “Serie A Elite Cup” (che fantasia). Secondo indiscrezioni le formazioni riserve non saranno delle ‘under’ ma delle seniores bis. In lista gara un numero minino di giocatori formati dal club e l’ipotesi di far giocare ‘in prestito’ tesserati di altri club. Queste le ipotesi, per le analisi c’è tempo. Non vogliamo infierire.
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