I club hanno snobbato Innocenti all’ultima riunione che si è tenuta a Vicenza il 7 luglio scorso. Leggendo il verbale dell’incontro, si evince che alla riunione hanno partecipato solo tre società, oltre al presidente Innocenti, il vice presidente Antonio Luisi, il Consigliere Antonella Gualandri, Marco Aloi Direttore Torneo e Roberto Esposito. Per i club erano presenti Fiamme Oro, Colorno e Vicenza. E tutti gli altri? No grazie, ho di meglio da fare.
Perché di fatto questa è stata la risposta delle società del massimo campionato: due presidenti hanno motivato l’assenza con impegni pregressi, mentre gli altri quattro hanno chiaramente spiegato che ritenevano l’incontro una perdita di tempo. Ora, premesso che chi è assente ha sempre torto, un paio di considerazioni vanno fatte.
La prima: Marzio Innocenti è riuscito nell’impresa galattica di allontanarsi dalle società in maniera siderale, cosicché la riunione di Verona indetta all’inizio del suo mandato ad oggi sembra essere distante come la Terra da Alpha Centauri. I rapporti con i club di vertice sono ai minimi storici, livelli mai raggiunti nemmeno da Gavazzi che pure non era particolarmente amato.
La seconda: i club sono ormai stufi, non credono più a una sola parola del “numero uno” federale, non vogliono averci a che fare e, soprattutto, non vogliono più essere presi in giro. Indire una riunione il 7 luglio per decidere qualcosa che riguarda la stagione appena iniziata è sintomatico di un’approssimazione e un dilettantismo che il movimento non merita. Vogliamo essere anche un po’ maliziosi: noi ci vediamo anche un po’ di disinteresse da parte dei vertici e non basta dire “Abbiamo mandato la finale di campionato in primetime sulla Rai!” per poter manifestare un interesse nei confronti della società. Come al solito, si guarda la punta dell’iceberg, ma quel che c’è sotto la linea di galleggiamento viene del tutto abbandonato.
Una presa di posizione quella dei club che non è stata gradita dai vertici Fir e da Marco Aloi “È stata concordata la data e la sede ed è con rammarico che constatiamo la non partecipazione di ben 6 società su 9 invitate”, ha sottolineato.
La spaccatura è evidente ed è ancora più importante se si considera che a disertare l’appuntamento sono state società di punta come Padova e Rovigo.
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