Un anno fa ci lasciava anzi, come amiamo dire tra rugbisti e come lui avrebbe voluto che si dicesse, passava la palla per l’ultima volta Alfredo Gavazzi.
Non siamo qui a glorificare nessuno, ricordando che negli anni della sua presidenza Gavazzi ha fatto sia cose buone per il nostro sport che commesso tanti errori, gli si possono imputare molte cose, ma sicuramente non che non fosse un uomo di parola, perché quel che diceva restava scolpito nella pietra, senza alcun ripensamento o voltagabbana. A noi piace ricordarlo così, come un uomo di parola.
Quel che dispiace è che la Federazione, anche stavolta, abbia perso una buona occasione per non farsi sentire ancor più distante da quella che il presidente Innocenti diceva fosse uno dei suoi principali focus, ossia la base.
Ecco, noi dalla base cerchiamo di capire il perché la Fir oggi, ad un anno dalla sua scomparsa, si sia totalmente dimenticata di commemorare Alfredo Gavazzi sui suoi canali: non una parola, non un post, non un commento o like sul post condiviso dalla società che era la sua creatura, Calvisano.
Noi vogliamo credere ad una dimenticanza comunicativa, anche se, scusate la franchezza, il dubbio che si sia trattato di una vera e propria “Damnatio memoriae”, sinceramente ci ha più che sfiorati.