Il contratto di Gonzalo Quesada è un giallo. Abbiamo provato a capire quali fossero i termini dell’accordo ma senza troppo successo. Facciamo una premessa per quelli che “sono fatti suoi, non c’interessa, l’importante è che ci faccia vincere’. Vi diamo una notizia: i soldi della Federazione sono soldi pubblici, non appartengono al presidente pro-tempore e nemmeno al Consiglio federale, appartengono alla collettività ed è giusto sapere come vengono spesi. E, dunque, abbiamo provato a capire, alla luce di indiscrezioni davvero assurde. Perchè la voce che gira parla di un compenso di 260mila euro. Vale a dire la stessa cifra di Crowley. Tutto ok direte voi, ma in realtà non è così.
Per ogni uscita della Federazione deve essere previsto un impegno di spesa e, secondo quanto raccolto, Innocenti ha lasciato la stessa cifra per non farsi contestare l’operazione sotto il punto di vista economico-finanziario. Poi però c’è chi è pronto a giurare che nel contratto ci siano premi assurdi che fanno lievitare di tanto il costo. Circa 60mila euro sarebbero previsti in caso di sesto posto al Sei Nazioni. Lo ripeto? Non avete letto bene? E allora lo ripeto: sesto posto al Sei Nazioni. Se così fosse, siamo già a 320 mila euro all’anno. Poi ci sarebbero 100 mila euro per l’attività a supporto delle altre Nazionali azzurre. E poco più di 20mila euro per affittare un appartamento a Milano.
Ma sono voci a cui non vogliamo credere. Attediamo fiduciosi (ci sta crescendo il naso) un intervento della Fir per chiarire la questione. In alternativa potrebbe dircelo uno dei membri del Consiglio federale che ha approvato la nomina e il contratto di Quesada. Si chiama trasparenza. Anche perchè in base al compenso si giudicano i risultati. Non si possono pretendere paghe da soldato e imprese da generali. Ma se la paga è da generale e allora…
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