Marzio Innocenti continua a sbandierare ai quattro venti che la Fir versa nelle casse dei club fior di milioni. Lo ha fatto l’ultima volta in occasione dell’annuncio del rinnovo della licenza a Treviso. Ecco noi voglia sfatare anche narrazione che sta diventando stucchevole. Il Segretario federale Roberto Musiani a settembre scorso comunicò alle società tempi, modi e cifre per l’erogazione del contributo federale. Nel documento si para di 160mila euro di contributo ma, ovviamente, la cifra è farlocca. La Fir dice che per la gestione delle riprese televisive, praticamente regalate a Rai e Dazn, costo che finisce sotto la voce di TMO, lo stipendio del Direttore del torneo e per i costi della piattaforma che gestisce i GPS, viene trattenuta alla fonte la cifra di euro 40mila. Quindi sono soldi che non entrano nelle casse delle società. Sono soldi che la Fir fa passare come contributo per le club ma in realtà li usa per finalità che insidacabilmente sceglie in autonomia.
Dunque si parte da una base di 120mila: 60mila per adeguamento impianti ai requisiti richiesti da Fir. In caso di rispondenza la cifra puo’ essere utilizzata liberamente. Poi 30mila per il progetto formazione giovanile struttura tecnica (permit) e 30mila per la partecipazione della squadra cadetta alla Elite Cup. Nel caso di Padova e Rovigo che non partecipano alla Elite Cup e non hanno permit, la cifra dunque scende a 60 mila euro.
Rovigo nel 2022 ha fatturato quasi 1 milione e 120mila euro, dunque parliamo di circa il 5% del fatturato, mentre il Petrarca che ha fatturato poco meno di 1milione e 4mila euro parliamo del 4%. Ma nella stessa situazione si trova anche il Valorugby che ha fatturato molto di più, circa 1milione e 800mila euro e incasserà 60mila euro.
Nello specifico:
Colorno: fatturato 2022 5 milioni, contributo 120mila, incidenza 2.5%
Valorugby: fatturato 2022 1 milione 843mila euro, contributo 60mila euro, incidenza 3.5 %
Rovigo: fatturato 2022 1 milione 381mila euro, contributo 60 mila, incidenza del 5%
Petrarca: fatturato 2022 1 milione 117mila euro, contributo 60mila, incidenza del 5.5%
Viadana: fatturato 2022 721mila, contributo 90mila, incidenza 12.5
Mogliano: fatturato 2022 450mila, contributo 120mila, incidenza 26%
Fiamme: non disponibile, contributo 120mila
Vicenza: non disponibile, contributo 150mila
Piacenza: non disponibile, contributo 90 mila.
In totale la Fir eroga 900mila euro, budget delle sei società prese in esame 10milioni 512mila, incidenza 9%, una percentuale sicuramente destinata a scendere se si potesse tener conto del fatturato di Vicenza e Piacenza. E nemmeno salirebbe più di tanto se volessimo conteggiare i 360mila euro che la Fir utilizza per TMO e per lo stipendio di Marco Aloi. Ora ci chiediamo e vi chiediamo: senza gli oltre dieci milioni di euro che i presidenti di società drenano all’interno del movimento, il sistema starebbe in piedi? A nostro avviso no. E pure così fa tanta fatica. Far passare il messaggio che è la Fir a mantenere i club di Elite ci appare non solo falso, ma anche scorretto. Forse le uniche due società che farebbero tanta fatica a far quadrare i conti, sono il Mogliano, che è rinata per la terza volta dalle ceneri, essendoci due società in liquidazione con nome simile e, forse, Vicenza. Per il resto abbiamo dimostrato numeri alla mano che la Fir è l’azionista di minoranza del campionato Serie A Elite, ma pretende di decidere il futuro del torneo come se ne fosse il padrone. Quindi quando Innocenti dice che ‘mantiene’ i club di Elite, sappiate che non è così.
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