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Rugby – Le regole sono fatte per essere cambiate

Dic 29, 2023

Ormai non ci sorprende più nulla, siamo abituati alle regole ballerine che vengono cambiate in corso d’opera e senza apparenti motivazioni se non quelle funzionali al cambio in corsa. In passato via abbiamo parlato del caso Liguria: il campionato regionale Under 16 giocato all’insegna del “volemose bene”, tutoraggi mai chiariti, giocatori che hanno cambiato più casacche che mutande, criteri di partecipazione alla seconda fase “adattati alle esigenze”. Pensavamo che fosse un caso isolato ma ci siamo ricreduti. Le segnalazioni continuano ad arrivare.

Nella Circolare informativa approvata ad aprile scorso si legge testualmente “La squadra cadetta non può accedere alle fasi finali promozione del campionato cui partecipa se nel campionato di livello superiore è già presente la sua prima squadra”. Peccato che in Lombardia su indicazione del Federazione, le regole siano interpretabili.

Con un comunicato, il 3/2 – Serie C del 19 dicembre scorso, la struttura territoriale informa le società che “Sulla base delle indicazioni del Comunicato Federale n°1 del 31 luglio 2023, delle classifiche della Fase “Qualificazione” e di quanto previsto dalla Circolare informativa al punto 8.11.1 circa l’impossibilità delle squadre Cadette di partecipare alla prossima Fase Promozione, questo Comitato organizza le strutture e i calendari delle prossime attività attinenti all’Area 3 (Lombardia)”.  In pratica ciò che si sapeva da Luglio. Purtroppo il giorno dopo cambiano le carte in tavola.

Il Comunicato è sempre il 3/2 e il protocollo sempre il 950/11, quindi due documenti con stesso numero progressivo e stesso protocollo, roba da Procura federale (diamo lavoro a Pennisi che ci legge con attenzione), con un contenuto diverso. Perchè nel secondo documento troviamo scritto “Sulla base del chiarimento interpretativo ricevuto in data odierna dalla Federazione Italia Rugby (squadre Cadette – accesso girone promozione), siamo ad aggiornare le strutture ed i calendari delle prossime attività attinenti all’Area 3 (Lombardia). Un cambiamento che permette a due club di partecipare al girone Promozione.

In pratica si ammette l’aggiornamento ma non si produce un nuovo documento, non essendo cambiato il numero di protocollo. Ci sarà detto che si tratta di mero errore materiale, di una dimenticanza, ma ormai è la ‘pezza a colori’ a tante ‘nefandezze’, per citare un mister di altra disciplina.

Ci chiediamo cosa c’è da interpretare, considerato che la norma è chiara ma, soprattutto, vogliamo il nome di chi ha interpretato perchè siamo alla follia. Perchè se è vero come è vero che la Cadetta non può essere promossa in un campionato che vede iscritta la Prima squadra, ci chiediamo il senso di tale decisione. L’unica vera risultanza possibile è alterare il campionato.

Ma non finisce qua perchè stessa cosa è capitata con l’Under 16 del gruppo Emilia – Marche – Toscana e Umbria. In un comunicato del 6 novembre si legge: “Facendo seguito alla situazione venutasi a creare in considerazione delle squadre che hanno ottenuto il diritto all’accesso al Girone Interregionale Under 16 di Fascia 1 all’interno dell’area interregionale Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria e all’inadeguatezza e allo squilibrio del numero complessivo dei chilometri derivanti da trasferte per le società partecipanti alle competizioni, su richiesta delle regioni coinvolte e su proposta dell’Ufficio Tecnico Federale la formula competitiva all’interno del Girone Interregionale di Fascia 1 Numero 4 viene modificata come descritto all’interno di questo documento”. Pur condividendo le motivazioni che hanno portato alla modifica dei criteri (la qualificata toscana avrebbe fatto migliaia di km in più rispetto alle altre), rimane il dato che c’è una certa approssimazione nell’organizzare all’attività. Inoltre è palese che le regole sono ‘liquide’ e possono essere cambiate a piacimento. Se la Fir è questa, è chiaro che i risultati non possono essere diversi.