Il Presidente della Fir Marzio Innocenti ha risposto praticamente in tempo reale alla mail dei club della serie A Elite inviata il 30 dicembre scorso per annunciare la costituzione di un tavolo di lavoro, con la finalità di produrre proposte per il campionato 2024/2025 e per quelli a seguire, lo potete leggere qui. Nella mail Marzio Innocenti fa una vera e propria ‘supercazzola’, portando avanti tre operazioni di facilissima ‘lettura’. La prima: è il classico divide et impera. Scrive: “prendiamo atto della nota inviata dalla maggior parte di voi“ (che poi: ‘prendiamo atto’, ma la mail è firmata da Marzio Innocenti, quindi o si da del plurale maiestatis, e non ci sorprende, oppure parla a nome di non meglio precisate persone) quasi a sottolineare che pure questa volta non c’è unanimità. Ebbene lo vogliamo tranquillizzare, a Capodanno c’è chi ha di meglio da fare: Mogliano e Fiamme Oro sono decisamente dentro e se le mail non sono ancora arrivate, è questione di ore/minuti.
La seconda: fa finta di tendere la mano. “Sono (torna alla prima persona singolare n.d.r) veramente lieto di questo deciso passo in avanti verso un rapporto di collaborazione con la FIR”. Un modo per poter dire nel prossimo futuro che la colpa è sempre dei club se anche questo tentativo finirà male. Perchè finirà male e ve lo dimostriamo con la terza operazione messa in atto. “Occorre ribadire – scrive ancora Innocenti – come il vostro lavoro non potrà comunque prescindere da 3 aspetti fondamentali: 1. Adesione e collaborazione al progetto formativo della FIR. 2. Rispetto dei criteri e licenze per la partecipazione al Campionato Serie A Elite già approvati. 3. Partecipazione alla manifestazione collaterale al Campionato Serie A Elite di qualsivoglia denominazione, riservata a giocatori U23″.
In pratica Innocenti ha ribadito che non c’è da discutere: si fa come lui ha deciso, tanto da non ipotizzare nemmeno una discussione sui punti che hanno portato allo scontro con i club. E’ chiaro che con queste premesse, per poter iniziare a parlare, i club dovranno aderire senza se e senza ma al progetto Formativo Fir (quello che ha portato alla prima rottura), dovranno accettare i paletti posti per poter avere la Licenza e dovranno partecipare all’Elite Cup, che Innocenti dice riservata all’Under 23 ma che ad oggi è a liste aperte. Alle nostre latitudini è un ‘bere o affogare’. Nessuna porta aperta, nessuna mano tesa: solo un modo per precostituirsi l’ennesima difesa d’ufficio. E’ un braccio di ferro che Innocenti porta avanti da “posizione dominante”.
Dunque, nulla di nuovo sotto il sole. Da una parte il presidente “e’ lieto” dall’altra chiude la porta in faccia alla ritrovata unanimità dei club ex Top10. D’altro canto Innocenti sa bene che nessuno vuole la riduzione delle squadre del campionato, al punto che tutti i club sono riusciti (per ora) ad andare oltre le vecchie diffidenze e inimicizie. Quelle stesse diffidenze che al numero uno della Fir piace ricordare in ogni conversazione con i rappresentanti dei club, ovviamente quando l’interlocuzione è one to one. Fino ad ora la strategia ha funzionato, mentre questa volta speriamo che i club non si facciano convincere a far saltare il patto con argomenti buoni per il singolo e non per l’intera platea. Il divide et impera che abbiamo sottolineato qualche paragrafo più su, espediente usato da migliaia di anni e che funziona sempre in presenza di ‘terreno fertile’.
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