Sono 34 i giocatori che sono stati convocati dal Commissario Tecnico della Nazionale italiana Gonzalo Quesada per il raduno di preparazione al prossimo Sei Nazioni. A coda potete leggere la lista completa, noi ci concentriamo su alcune valutazioni. La prima, più importante riguarda dato prettamente numerico: il 50% dei giocatori azzurri sono tesserati con il Benetton Treviso. Nove giocano all’estero, otto sono tesserati con la franchigia federale delle Zebre.
La domanda sorge spontanea, diceva il buon Lubrano: a cosa servono le Zebre. Otto giocatori convocati con la Nazionale Maggiore non giustificano una spesa di circa 8 milioni l’anno, oltre spese accessorie. E il problema non è Parma, il problema non si risolverebbe spostando la franchigia altrove, la criticità è strutturale. Pensare di tenere in piedi un centro di spesa solo per avere un giocattolo da gestire, ci sembra davvero una follia. Ora o si progetta qualcosa di credibile oppure meglio rinunciare ad una licenza e concentrarsi sul campionato domestico. Lasciamo fare l’alto livello a chi lo sa fare: il Benetton ha dimostrato di saperlo fare.
Seconda valutazione: non sarà controproducente incaponirsi a tenere i ragazzi legati alla Fir? Non sarebbe meglio lasciar fare al mercato? Da queste parti siamo dell’avviso che il merito va premiato e se ci sono giocatori italiani pronti per un campionato estero di qualità, è giusto che facciano un’esperienza diversa. Anche perchè rimanere alle Zebre per stentare ogni anno, non aiuta al crescita mentale e sportiva. E non si dica che quest’anno va meglio, perchè fare peggio era oggettivamente difficile. Non dimentichiamo che l’ultimo ciclo di crescita della Nazionale è coinciso con le esperienze estere dei vari Parisse, Castrogiovanni, Perugini, Canale, solo per fare qualche nome.
Questa la lista degli atleti convocati:
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