fbpx

Rugby – Quesada spara a zero sul movimento

Feb 23, 2024

“A tutti i livelli, l’Italia è in ritardo rispetto alle altre nazioni e deve lavorare per riempirlo”. Parole e musica di Gonzalo Quesada commissario tecnico della Nazionale, pronunciate nel corso di un’intervista rilasciata al portale specializzato rugbyrama.fr al collega Nicolas Zanardi che potete leggere qui. L’allenatore azzurro, il più pagato di tutti i tempi (almeno questo ci risulta ma siamo pronti ad essere smentito), mette le mani avanti e scarica sul movimento eventuali flop.

“È un paese in cui il rugby non ha lo stesso posto, né gli stessi mezzi delle altre nazioni del Torneo. Ti invito solo a confrontare il pool di giocatori professionisti per la Francia e l’Italia, per esempio, è un altro mondo… Ma, dopo, il rugby internazionale non è cambiato così tanto. Le sfide sono le stesse: i giocatori passano molto tempo in un club e quando li incontriamo con la squadra nazionale, abbiamo pochissimo tempo per mettere le cose a posto.”

E ancora: “È questo dato che deve essere massimizzato. Per darvi un esempio, ho passato cinque mesi a decidere se dovevo mettere direttamente in atto quello che volevo fare, o se dovevo piuttosto evolvere in una certa continuità. Mi evolvo in Italia con quasi lo stesso staff del mio predecessore: l’allenatore del touch, quello della mischia e quello della difesa sono gli stessi di prima. Stiamo facendo una transizione leggera, verso dove voglio andare. Quando abbiamo presentato il progetto, abbiamo sentito un bel po’ di adesione ma è stato difficile, con solo due giorni di tirocinio e senza l’intero personale, essere pronti a ricevere l’Inghilterra”.

Una dichiarazione forte, tanto forte che avrà scatenato la ira delle alte sfere, tanto che l’annuncio dell’intervista sull’account ufficiale di Instagram di rugbyrama.fr, è stato rimosso dopo poco. Noi abbiamo però fatto in tempo a salvarlo. Così come abbiamo salvato il pezzo presente sul portale. Dopo aver, ovviamente, pagato l’abbonamento. Soldi ben spesi per leggere il ‘Quesadapesiero’.

Le esternazioni sono forti, perchè la valutazione dovrebbe essere stata fatta al momento della firma sul contratto (che è divenuto un segreto di Stato). Insomma è sempre un ricominciare da zero o quasi. Ognuno arriva e ci dice che bisogna costruire, di fatto buttando a mare tutto. E’ frustrante oltre che ingeneroso. L’apice Quesada l’ha toccato quando ha poi rilevato che in Italia i giocatori possono confrontarsi con l’alto livello in sole due franchigie. Ma no! Che scoperta!  Sottolineando poi che “le posizioni chiave di queste franchigie, in particolare a Treviso, sono tenute da giocatori non selezionabili per l’Italia”. Quindi la colpa è di Treviso che si regge su capitali privati e non delle Zebre, che Quesada non nomina, di proprietà della Federazione. Zebre che solo tre giorni fa hanno annunciato Josh Kaifa. Tralasciando che Treviso garantisce la struttura portante della Nazionale!

Insomma Gonzalo Quesada si è guardato bene dall’addossare responsabilità alla Federazione: avrà imparato subito a capire chi è il ‘padrone del vapore’. La cosa più grave dell’intervista è quella di averla rilasciata ad un giornale straniero. La proiezione dell’immagine all’estero non è stata certo salvaguardata.