Nuova intervista di Marzio Innocenti rilasciata a Roma Sound Fm 90 e ripresa da Onrugby e che potete leggere qui. Siamo al limite del surreale. Innocenti vive in un mondo tutto suo, dove tutto funziona e tutto procede a gonfie vele. Sud, Nazionale e chi più ne ha più ne metta. Dice di non contare più di le volte in cui è andato al Sud… a fare campagna elettorale, aggiungiamo noi. Si appunta medaglie non sue e stravolge completamente la realtà. Ciò che ci lascia perplessi è l’assoluta mancanza di contraddittorio. Nessuno che gli fa notare le inesattezze che spara… e siamo stati buoni.
Su un tema ci sono cadute le braccia: Marzio Innocenti ha detto più volte che i ragazzi devono essere lasciati liberi di fare un’esperienza all’estero. Lo diceva ai tempi della querelle legata a Garbisi e lo ha ribadito più volte. Noi, a titolo d’esempio, abbiamo rispolverato un’intervista rilasciata al collega Ivan Malfatto del 2021 che potete leggere qui.
All’epoca Innocenti disse letteralmente: «I contratti come quelli fatti un anno fa sono sbagliati e ti portano a questa situazione – ha detto Innocenti – La Fir dalla vicenda Garbisi ha ricevuto una lezione: non puoi incatenare un giocatore. Va fatto un percorso insieme. Se lui ritiene che per la sua crescita sia più importante fare esperienza all’estero va lasciato libero di farla, con l’obiettivo di aver giocatori di qualità sempre più alta per la Nazionale, che vive è in grossa difficoltà e deve tornare a vincere. L’esempio è Parisse. È andato in Francia a 19 anni, è diventato quel grande giocatore e ha dato quel contributo all’Italia che conosciamo».
Con una giravolta degna del più abile trasformista, Marzio Innocenti oggi invece la pensa diversamente e afferma nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Roma Soud Fm90: “Da sempre tuteliamo i giocatori italiani: valuteremo dal punto di vista regolamentare come difendere i nostri vivai anche perché sono sempre più messi sotto scacco dalle squadre francesi, che vengono a fare incetta di ragazzi italiani quando hanno 16- 17 anni, quando non sono ancora formati. Questa è la cosa che mi preoccupa di più, per il resto se un italiano vale sarà sempre lui quello che indosserà la maglia della Nazionale” .
In pratica si rimangia quanto detto due anni prima, dice di valutare sotto il punto di vista regolamentare come difendere i vivai, ma si dimentica che una regola esisteva già e l”ha cancellata. La famosa o famigerata, dipende dai punti di vista, norma voluta da Franco Ascione. Insomma: Marzio Innocenti continua a fare passi indietro e a far passare le decisioni, o presunte tali, come qualcosa di nuovo. Mentre ci troviamo al cospetto di una serie di inversioni ad U da urlo.
Ci sarebbero altri temi da trattare dell’intervista di oggi, ma queste affermazioni al limite dell’impossibile tutte insieme metterebbero ‘ko’ un rinoceronte. A questo punto il fatto che rilascia interviste a tutti tranne che a noi, ha una sua logica: non vuole essere ‘preso in castagna’. E lo capiamo: teme di dover iniziare a parlare con le carte alla mano. E quello è molto più difficile, mentre la propaganda è la sua comfort zone.
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