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Rugby – Leonardo Romano ha passato la palla

Mar 27, 2024

di Massimo Gallo

Per molti di voi il nome dice poco, ma per me Leonardo rappresenta un pezzo importante del mio percorso nel mondo del rugby. Leonardo Romano è stato il primo presidente del Rugby IV Circolo Benevento, quando ancora era una società scolastica. Leonardo abitava al Rione Ferrovia e i suoi figli, se la memoria non m’inganna, frequentavano la scuola di via Grimoaldo Re e il rugby non poteva che finire tra le discipline praticate all’interno dell’istituto.

Un passaggio obbligato: la signora Annamaria, moglie di Leonardo, di cognome fa Pascucci e la famiglia Pascucci sta al rugby come il cacio sui maccheroni. E Leonardo si rese subito disponibile a seguire quella realtà in fase embrionale con passione e dedizione. Una carica che mantenne a lungo anche quando l’impegno si fece più serio e la società iniziò ad ‘allargarsi’. E proprio in quel periodo ebbi il piacere e l’onore di seguire i bimbi più piccoli del IV Circolo, tra cui il figlio più piccolo della famiglia Romano. E il mio Presidente era appunto Leonardo.

Ecco: oggi va via una figura importante di quello spensierato periodo della mia vita. Perchè Leonardo ha sempre avuto un sorriso per tutti, una parola buona, una pacca sulla spalla. Leonardo è stato emblema per tanto tempo dello spirito del IV Circolo, Leonardo ha rappresentato ciò che il IV Circolo volava essere: una famiglia. Un porto sicuro, un posto dove potevi trovare sempre uno sguardo amico e una parola di sostegno.

Oggi all’improvviso è andato via. Le parole giuste le ha trovate suo figlio Fabrizio per farci sapere che Leonardo aveva passato la palla “Grazie per essere stato un papà presente e cacacazzo al punto giusto, e per essere stato un uomo gentile”. Una sintesi perfetta: cacacazzo al punto di giusto e gentile in maniera smisurata. Un uomo da cui si poteva solo imparare l’arte di stare al mondo.

Riposa in pace Leonardo: sei tra quelle poche persone che, oltre la cerchia familiare, mi hanno insegnato cose utili a farmi diventare l’uomo che sono. Un abbraccio alla signora Annamaria, a Fabrizio, a Walter e alla nuore. Un bacio alle sue amate nipotine.

In foto la mia under 8 del 1998, se non ricordo male, con al centro in piedi Walter Romano.