Pubblicato oggi sul sito della Federazione, il Comunicato federale relativo all’ultimo Consiglio che si è tenuto in modalità online lo scorso 26 Marzo. Fissate bene la data. Il Comunicato offre spunti interessanti che tratteremo in un pezzo diverso da questo. Ora vogliamo soffermarci sul punto 3.4. Leggete con attenzione.
Il Consiglio Federale, in considerazione delle nuove esigenze televisive Rai, ha deliberato lo spostamento della data di svolgimento della gara di finale del campionato di serie A Elite maschile della stagione sportiva 2023/2024, che si disputerà il 2 giugno 2024 presso lo stadio Lanfranchi di Parma.
Dunque lo spostamento porta come data di delibera in CF quella del 26 Marzo, quindi per metterlo all’ordine del giorno, era a conoscenza del Presidente almeno 7 giorni prima. Realisticamente la questione è stata sollevata dalla Rai con un preavviso congruo, circa 10 giorni prima del Consiglio. Dunque a metà Marzo, diciamo il 15, la Federazione e Marzio Innocenti sapevano già dello spostamento chiesto dalla Rai.
E allora non sbagliamo quando diciamo che Innocenti decide tutto da solo e non vuole sentire ragioni. Non sbagliamo quando diciamo che tratta il campionato di vertice e suoi presidenti come servi della gleba. Perchè se così non fosse avrebbe consultato le società a metà Marzo per trovare una soluzione. O quantomeno per dare una parvenza di condivisione. E invece non lo ha fatto.
Ma c’è di più. Il Presidente ha incontrato le società il 28 Marzo. La famigerata riunione in cui ha provato in tutti i modi a mettere gli uni contro gli altri i rappresentati dei club, proponendo la conta sui singoli punti proposti dalle società. Conta stoppata da Rovigo e Petrarca appena subodorato il fine. D’altronde ogni singolo punto era stato già discusso con Aloi e Pacini e il Presidente aveva avuto nero su bianco le richieste dei club con largo anticipo. Le conosceva benissimo e non aveva alcuna voglia di discutere, L’unico fine era buttarla in caciara.
Ma la conferma di quanto affermiamo arriva da un dettaglio che abbiamo notato leggendo il Comunicato federale. Come avrete capito, il 28 Innocenti sapeva già che la finale era stata spostata (lo aveva fatto lui), ma si è guardato bene dal comunicarlo ai rappresentanti dei club guardandoli negli occhi. Forse ha avuto paura della reazione e in maniera non proprio corretta ha sorvolato, salvo poi comunicarlo, tramite Pippo Esposito, con una mail su tutt’altro argomento, il 4 aprile. Cioè, verosimilmente, almeno 20 giorni dopo aver saputo dello spostamento e 8 giorni dopo l’approvazione in Consiglio Federale.
Che altro serve per capire che Marzio Innocenti è il “padrone” indiscusso del movimento e lo governa a suo uso e consumo, senza preoccuparsi di condividere, di confrontarsi, di ascoltare, di chiedere un parere? Noi non siamo abituati a questo modo di gestire la federazione e nessuno dei suoi predecessori aveva mai osato tanto. E chi dice il contrario mente, sapendo di mentire. Ora la palla passa ai club: fossimo in loro chiuderemmo in bellezza il campionato… domani. Ma, lo capiamo, ognuno ha famiglia e le rivoluzioni costano.
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