Rugby – I club chiedono 12 squadre

Dove eravamo rimasti? Ah si: al sondaggio ‘elementare’ promosso dalla Federazione per conoscere l’orientamento dei club d’élite in merito alla formula del prossimo campionato. Un tentativo maldestro di ‘dividire’ le società e continuare con la narrazione “non sono d’accordo nemmeno tra loro”. E’ andata male.

Nel tranello stavano cadendo Mogliano e Fiamme Oro che, con una fuga in avanti inspiegabile, hanno risposto alle domande, di fatto però ripetendo quanto già concordato con gli altri. Ma, soprattuto, sottolineando che in ogni caso a fare fede sarebbe stata la posizione unitaria sintentizzata dal coordinatore Roberto Manghi.

Una risposta inviata al segretario Musiani tramite mail in cui i club (quindi anche Fiamme Oro e Mogliano), hanno comunicato le loro richieste. La prima: hanno unanimemente optato per 12 squadre nel prossimo campionato. Per i club c’è necessità di dare tempo alle società di seconda fascia di consolidare la loro presenza del massimo campionato.

La seconda: i club hanno vogliono il TMO. Pur avendo spiegato alla vigilia della sua introduzione che non fosse la priorità, toglierlo sarebbe un passo indietro che, in questo momento, il campionato di Elite non puo’ permettersi. Piuttosto le società chiedono che sia usato in maniera uniforme e con protocolli certi.

In merito ai giocatori, per non sbagliare, vi riportiamo il passaggio della mail che è stata inviata a Musiani: “i club ritengono che sia compito della Federazione decidere ma auspicano che il sistema sia equo e trasparente e riesca, al contempo, garantire la valorizzazione dei club nella formazione dei giovani”. La traduzione non è difficile: la Federazione deve stabilire regole e criteri certi per l’assegnazione dei giovani prospetti. Il fine dovrà essere quello di mettere la parola fine alla distribuzione dei ragazzi in base al “sentimento” e non in relazione ad un progetto organico che veda protagonista i club.

La decisione dovrebbe essere presa sabato nel corso di un Consiglio Federale straordinario e, vogliamo sperare, che Marzio Innocenti tenga conto delle richieste dei club. Diversamente sarebbe l’ultore prova della conduzione padronale della Fir. Siamo alla prova del nove. Temiamo di conoscere già il finale.