La notizia è stata scovata dal Ivan Malfatto che ne ha scritto ieri sul ‘Gazzettino’ e noi abbiamo voluto approfondirla. Nessun dubbio sulla veridicità, ovviamente, ma c’interessavano i dettagli. In effetti i 500mila euro sono stati deliberati sabato scorso durante il Consiglio federale convocato in tutta fretta con due o tre punti all’ordine del giorno. La convocazione alle 19,30 di sabato ci è apparsa subito strana e di fatto la motivazione c’era. In un fine settimana caratterizzato dai play off e dall’attività internazionale della Femminile, posto che non poteva essere proprio rimandato, è stata scelto un orario che potesse garantire la presenza di quei consiglieri ‘fedeli’ ad Innocenti.
E così la Gallina, a seguito della Nazionale femminile, si è collegata prima di un impegno già fissato e pure con una certa fretta di chiudere, Innocenti addirittura ha presieduto il Consiglio dalla macchina di ritorno dalla tribuna di Viadana dove lo abbiamo visto tutti, solo per fare due esempi. Dunque perché fare un Consiglio in una giornata in un orario così “disgraziati”? Ahime (ahinoi?) il Consiglio si doveva per forza tenere? Ipotizziamo per evitare di mettere in forse la continuità aziendale delle Zebre?
Secondo quanto ricostruito da Pianetarugby.it, la franchigia federale se la passa malissimo tanto da essere finita in crisi di liquidità con conseguente difficoltà a pagare gli stipendi, che saranno ora garantiti proprio con il trasferimento dei 500mila euro della Fir citati da Malfatto. Dunque no, non si poteva rimandare.
Riassumendo: la prima notizia è quanto deliberato sabato. Un’aggiunta di diverse centinaia di migliaia di euro al contributo di 4 milioni e 800mila euri erogato annualmente.
La seconda: da quando le Zebre sono divenute federali, dunque circa 7 anni, mai un Consiglio federale è dovuto intervenire ‘in corsa’ per salvare la società da una crisi profonda di liquidità. Innocenti è primatista anche in questo.
La terza: Dalai ha chiuso l’ultima stagione di sua competenza un attivo di 16mila euro. Adesso troviamo un buco di 500mila euro (qualcuno giura che siano però di più) Dunque da quando Marzio Innocenti si è fatto attribuire dal Consiglio Federale, nel giugno 2023 poco prima di dare il benservito a Dalai, deleghe praticamente illimitate nel rappresentare la proprietà (quindi la Fir) con le Zebre, sono stati spesi più soldi di quanti effettivamente sono entrati. Ci ricorda la gestione Fir. Parrebbe Attila: dove passava lui non cresceva più l’erba.
La quarta: le Zebre chiuderanno il bilancio con un rosso importante e strutturale. Il futuro è un’ipotesi. Ma non finisce qui. Alcuni dettagli ora proviamo a spiegarli.
La quinta: considerato l’esborso alle Zebre di 500mila euro, non facciamo errore ad affermare che il bilancio preventivo approvato con 7,8 milioni di perdite, in realtà presenta un ‘buco’ di 8,3 milioni. E pensate che in quel bilancio non ci sono i premi per il Sei Nazioni 2024, piuttosto cospicui. E siamo solo ad Aprile!
Durante il Consiglio federale qualcuno avrebbe provato a scaricare sulla precedente gestione ogni responsabilità. Ormai è un cliché: la colpa è sempre di quelli di prima. Tentativo puerile considerato che con la defenestrazione di Dalai le Zebre hanno perso più di una sponsorizzazione, faticosamente trovate proprio da Michele Dalai.
Tra gli sponsor persi anche Fiorini Packaging S.p.A. che garantiva poco meno di 200mila euro annui. Un contratto di due anni più uno, chiuso nel 2023 e mai rinnovato sia perchè era un contatto diretto di Dalai, sia perchè nel febbraio 2022 la proprietà dell’azienda si era non poco urtata con Marzio Innocenti. Il presidente aveva rilasciato alcune dichiarazioni a Midi Olympique. Innocenti aveva parlato malissimo delle Zebre, quindi di un asset della Fir (Tafazzi levate proprio), e dei suoi sponsor.
In quell’occasione la proprietà della Fiorini Packaging S.p.A., tramite il suo avvocato, diffidò formalmente Innocenti a non rilasciare più dichiarazioni del genere. Lo sponsor accusò il presidente di aver minacciato e danneggiato il business dell’azienda. Un incidente poi ricomposto dallo stesso Dalai che, di fatto, faceva da ‘garante’. Via Dalai, via Fiorini Packaging S.p.A.
Il secondo sponsor saltato è Altrad che aveva già un’intesa di massima con Michele Dalai. Unite i puntini, sommate le cifre e tirare le vostre conclusioni.
Dunque la colpa di Dalai dovrebbe essere quella di essersi portato via contatti personali. Tra le altre cose, poiché l’anno scorso le Zebre avevano potuto contare su un’entrata straordinaria, l’ex numero 1 della franchigia, proprio durante le trattative che portarono al suo allontanamento, mise in guardia Innocenti, spiegando che senza i suoi sponsor doveva ridurre le spese perchè sarebbero mancante delle entrate. E su questo non solo siamo certi: abbiamo le prove. Consiglio evidentemente ignorato dal presidente federale.
Ma ciò che ci lascia perplessi è che, pur in presenza di tale messa in guardia, Innocenti si sia ridotto a dover convocare un Consiglio in tutta fretta per comunicare una situazione nota ormai da mesi.
Ora: se per il buco federale puo’ sempre dire che la Nazionale vince, come se fosse una motivazione valida per bruciare soldi, con le Zebre come la mettiamo? Forse per questo nel comunicato diffuso ‘nottetempo’ per annunciare il blocco delle retrocessioni, non c’e’ traccia del contributo straordinario alle Zebre?
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