fbpx

Elezioni – Terremoto in Puglia: commissariato il Comitato

Mag 27, 2024

La notizia gira da giorni, e in Puglia viene dato per cosa fatta. Addirittura gira una convocazione tra i club per un incontro con Fir per parlarne. Dunque: Gaetano Nigri non è più il Presidente del Comitato pugliese. Sembrerebbe che, con una delibera presidenziale, Marzio Innocenti lo abbia sollevato dall’incarico, dopo che tre consiglieri del Comitato avevano rassegnato le dimissioni, facendo venir meno il numero minimo per tenere in piedi il Consiglio.

Ma facciamo un passo indietro. Il Comitato pugliese è stato sempre indicato come molto vicino a Marzio Innocenti (con lui la Puglia ha avuto il primo consigliere nazionale eletto) anche se il Presidente Nigri non ha mai mancato occasione per sottolineare, con spirito costruttivo, criticità e mancanze. Insomma: una vicinanza critica che, questa come tutte altre volte, evidentemente non appassiona l’attuale vertice federale, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Cosa c’entra il numero uno federale? Ve lo spieghiamo subito, perchè le coincidenze sono tante e, fermo restando che le riteniamo coincidenze, devono essere spiegate. Lo ‘strappo’ si è consumato, tra le altre cose, sulla nomina di Stefano Raffin a tecnico regionale della Puglia. Anzi, la spieghiamo meglio: tecnico federale assegnato alla Puglia. Raffin nasce come allenatore nell’Imola rugby, regno di Giovanni Poggiali, grande elettore di Marzio Innocenti.

L’allenatore vanta un’esperienza al Comitato Regionale Emiliano, dove si occupava sopratutto dello sviluppo del settore femminile. Un rapporto chiuso dalla sera alla mattina con il Comitato emiliano. Evidentemente senza troppi scossoni per Raffin che a quel punto è ‘comandato’ in Puglia con contratto ‘centrale’ e appartamento a carico della Fir. Verrebbe da chiedersi se in tutta la Puglia e nelle regioni del Sud non c’era una figura in grado di svolgere quell’incarico, ma andiamo avanti. Secondo quanto ha raccolto Pianetarugby.it tra il tecnico e i vertici del Comitato, i rapporti non si sono mai consolidati. Il Presidente Nigri si sarebbe lamentato più volte anche con i vertici romani di non aver alcun dialogo con lui, tanto da non aver mai ricevuto un feedback sull’attività svolta dal tecnico.

Succede quindi che Gaetano Nigri annuncia alle società pugliesi, in tutta trasparenza, di voler chiarire il rapporto tra Comitato e Raffin e avvisa di voler portare il tema all’attenzione del Consiglio del Comitato Regionale. Alla prima riunione utile, Nigri solleva il problema e per tutta risposta i due consiglieri riconducibili al Rugby Bisceglie presentano le loro dimissioni. A cui si accoda un terzo del Rugby Corato che esclama: “do le dimissioni perché tanto si è capito che è una cosa voluta dai piani alti”

Una mossa che non sorprende i presenti, considerato che Raffin al Rugby Bisceglie è di casa. Anzi l’accusa di molti club pugliesi è che l’allenatore dedichi troppo tempo alla prima squadra femminile del Bisceglie. Cosa ovviamente non proprio ortodossa per un tecnico regionale. Dunque il mal di pancia delle società pugliesi, a Roma è percepita come conseguenza delle critiche sollevate da Gaetano Nigri.

E qui c’è un’altra anomalia che andrebbe chiarità. Secondo quanto si legge sulle carte federali, in caso di dimissioni e di decadenza del consiglio, il Presidente Nigri avrebbe dovuto rimanere in carica per gli affari correnti, fino a nuove elezioni (da svolgersi entro 90 giorni). Qualcuno ha pensato che con la tornata elettorale per la Presidenza  nazionale  alle porte, non avrebbe senso votare per ricostituire un Comitato con un incarico di pochi mesi. Ci sta. La logica conseguenza avrebbe voluto che Commissario rimanesse però proprio il presidente uscente, ma Innocenti ha sorpreso tutti… almeno quelli che ancora non hanno capito la genesi degli eventi.

Pare che con una delibera presidenziale sia stato nominato Commissario il Consigliere federale Grazio Menga. Parliamo di un galantuomo, una persona perbene e molto stimata in Puglia e anche oltre i confini regionali, ma anche di una persona che, cosa nota, lotta quotidianamente con una malattia invalidante. Fa fatica anche a partecipare alle sedute del Consiglio federale: ci spiegate il senso? Ma non finisce qui, perchè Innocenti non contento ha nominato un vice-commissario in pratica con pieni poteri. Signori e signore parliamo del vicepresidente federale Antonio Luisi. Avete chiuso il cerchio? Noi si!

Ci sembra una scelta assurda e poco rispettosa nei confronti dello stesso Menga. Ci chiediamo per quale ragione, se c’è un vice commissario con pieni poteri, non potesse rimanere Nigri per la gestione dei pochi mesi “di passaggio”. Tutte queste complicanze spingono i più a vedere cose che prima non finivano per essere guardate.