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Rugby – Elezioni, Innocenti: sono sereno

Giu 12, 2024

“Sono sereno”. Lo continua a ripetere come un mantra Marzio Innocenti, sia ai suoi più fedeli collaboratori, sia ai potenziali grandi elettori. Quasi ad ostentare un sicurezza che in realtà ha, ogni giorno, un po’ meno ragion d’essere. Lo dice più per convincere se stesso, cosciente del fatto che, o a Ottobre o a Marzo, le prossime elezioni al momento non le ha vinte.

E lo sa benissimo, perché come alcuni rumors arrivano a noi, stanno ormai arrivando anche a lui, nonostante il suo “cerchio magico” cerchi di rassicurarlo. Ci sembra di vederlo, il vice presidente Luisi, rincuorare il numero uno federale ogni mattina, dopo il caffè.

E proprio per questo Innocenti continua a dire di essere sereno, come a voler insinuare il dubbio negli interlocutori sull’azzardo degli stessi in caso di cambio di casacca. O per intimorire chi ha già deciso che l’attuale governance non è stata all’altezza delle aspettative . Ma la slavina è partita e, salvo miracoli che non escludiamo mai, difficilmente si arresterà.

La dimostrazione è questo ‘pezzo’, frutto della narrazione messa in giro da Innocenti e  riferita da più fonti. “E’ sicuro di vincere”, ci è stato detto da fonti riservate. Ma già per il fatto che queste fonti parlino con Pianetarugby.it, cosa che fino a poco tempo fa non facevano, dovrebbe far riflettere il presidente federale.

D’altra parte la sua squadra dovrebbe essere formata, oltre che dai due fedelissimi Antonio Luisi e Giorgio Morelli, da un manipolo di presidenti di Comitato, tra coloro che reputa più vicini e più fedeli. Sicuri vengono dati Peppe Calicchio (Campania), Sandro Trevisan (Veneto), Maurizio Vancini (Lombardia); sulla riva del fiume a meditare il da farsi, Giacomo Berdondini (Emilia Romagna) e Riccardo Bonaccorsi (Toscana). Li incontrerà questo fine settimana a Bologna, per illustrare la strategia in vista delle prossime elezioni. Tutti maschi, non ci sorprende. La valorizzazione di genere è per Innocenti, un adempimento a cui è costretto.

Dunque squadra di Presidenti, per bissare la strategia della volta scorsa, appoggiandosi ai presidenti e delegati regionali, tutti alla prima esperienza. Ovviamente c’è da capire se Innocenti stia facendo sul serio. Perchè il suo fine è solo quello utilizzare i presidenti per avere campagna elettorale a favore e senza grossi sforzi. D’altra parte, qualora fosse certo di puntare su questi nomi, sarebbe obbligato a lasciare indietro parte dei componenti del suo attuale cerchio magico.

Di certo il dettaglio chiarisce la volontà di Marzio Innocenti di non puntare su soggetti afferenti ai club, per non trovarsi nella condizione di doversi poi confrontare con chi i club li conosce perché li ha vissuti e gestiti. Insomma preferire ancora una volta una squadra piena di luogotenenti fidati, abituati a divulgare il volere federale, per gestire e non per governare il movimento. Una differenza che appare solo lessicale ma che è invece sostanziale. E lo dimostra la distanza siderale tra le priorità di questa presidenza rispetto ai reali bisogni del movimento.