Cio’ che sta accadendo alle Zebre negli ultimi mesi è da manuale per corsi di laurea in Economia e management. Un modo per indicare agli studenti tutto ciò da non fare. E che, invece, alle Zebre stanno facendo nel silenzio e nell’indifferenza generale. Delle difficoltà economiche abbiamo già parlato: solo qualche settimana fa Marzio Innocenti fu costretto a convocare un Cf di corsa per deliberare un’elargizione straordinaria al club per assicurare la continuità aziendale.
Le Zebre sono in ‘bolletta’ e Marzio Innocenti sta provando a riversare la causa di tale situazione su Michele Dalai, minacciando l’azione di responsabilità, che diventerebbe solo un boomerang per le malandate casse della federazione, già oberata di contenziosi su cui torneremo con un pezzo a parte. D’altra parte basta scaricare il bilancio dell’ultima stagione a guida Dalai per scoprire che i conti erano in ordine. Stessa cosa non si puo’ dire per la gestione Bordieri.
Il bilancio chiuderà con un significativo passivo e in assenza di nuove entrate per la prossima stagione la società sta ‘tagliando’ tutto già che è possibile tagliare. In primis 9 giocatori: Pierre Bruno, Tiff Eden, Taina Fox-Matamua, Riccardo Genovese, Josh Kaifa, Marco Manfredi, Alessio Sanavia, Franco Smith Jr , Liam Zocchi-Dommann. A fronte di un solo innesto, va a dire Da Re in uscita da Treviso. Lo staff tecnico ha perso Josh Simms e quasi tutti i contratti (preparatori e fisio compresi) a oggi non sono stati rinnovati.
In buona sostanza le Zebre in una sola stagione si sono impoverite tecnicamente, hanno dilapidato il patrimonio e hanno subito sistematiche critiche dirette o indiretta da parte dei vertici federali, in particolare dal Presidente Marzio Innocenti. Dunque la società in questa stagione ha continuato a presentarsi come una squadra che fa scarsi risultati sportivi. Fin qui nessuna novità, ma a questo si è aggiunta la percezione di precarietà economica e la scarsa affidabilità sotto il punto di vista della continuità per giocatori e staff. Un’immagine così negativa che una qualsiasi azienda non abbinerebbe mai il suo marchio a quello delle Zebre.
In tuto questo arrivano voci di un Brunello spaventato, quasi pentito di aver accettato un incarico che rischia di diventare una ‘macchia’ sul suo curriculum. Ma soprattuto per un futuro incerto: se è vero com’è vero che Innocenti vuole ‘traslocare’ la franchigia, che ne sarà di staff e giocatori? Con che spirito affronteranno il prossimo campionato? Ma, sopratutto, chi si farà carico di una società indebitata? A nostro avviso nessuno. Sarà ceduta la licenza e i debiti rimarranno sul groppone delle Zebre e, dunque, della collettività
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