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Rugby – Innocenti rovina pure il Beach Rugby

Lug 26, 2024

Marzio Innocenti sulle orme di Attila ne riproduce le imprese e riesce nel progetto di struggere ogni cosa al solo passaggio. L’ultima frontiera del rugby inteso come condivisione, aggregazione e festa, era il Beach rugby, che garantiva partecipazione e promozione grazie alla buona volontà di chi dagli albori lo ha animato. Abbiamo usato il verbo al passato, perchè anche il beach è stato sporcato.

Succede che in questa stagione, la Fir ha voluto metterci dentro un piede, anzi due, attraverso il main sponsor della Nazionale Vittoria. Quindi al circuito che definiremo ‘amatoriale’ sotto il punto di vista organizzativo, è stato affiancato un circuito ‘professionistico o professionale’ sostenuto da Vittoria. Le squadre partecipanti ai due circuiti che hanno prodotto una sola classifica, sostanzialmente le stesse.

Ci sono un po’ di ‘però’. Il primo: vincere o piazzarsi in una tappa del circuito Vittoria garantiva punteggi maggiori rispetto alla partecipazione al circuito dei ‘poveri’. Secondo voi le squadre a quele tappe hanno preferito iscriversi? E secondo voi  quali difficilltà hanno dovuto affrontare gli organizzatori delle tappe ‘dei poveri’?

Il secondo ‘però’, previsto dal regolamento sia chiaro, riguarda le squadre partecipanti alla tappa finale. Le prime 10 in classifica, la classifica stilata con punteggi diversi, con l’obbligo di ripescare una squadra siciliana e una sarda, nel caso non fossero presenti nella top ten. E in effetti la squadra sarda si è qualificata sul campo, mentre quella siciliana, arrivata 17esima, è stata ripescata ‘rubando’ un posto alla finalista della scorsa stagione.

Insomma: abbiamo portato la logica del Dio denaro anche nell’ultima competizione spensierata riservata ai seniores. E non sarebbe nemmeno un danno se le cose fossero state fatte con un criterio diverso. Ma integrare il rugby degli amatori con le logiche del main sponsor appare incomprensibile.

Di seguito le nota della squadra esclusa:

Integrità, Passione, Solidarietà, Disciplina, Rispetto. Sono i principi fondamentali dello Sport individuati da World Rugby, l’organo che governa la palla ovale mondiale. Sono i principi che regolano da anni la nostra attività e che muovono il nostro spirito competitivo. Seguendo questi principi dal 2018, investiamo tempo con impegno per la crescita del movimento The Rockets e di quello di tutto il Beach Rugby italiano.  Secondo questi principi dal 2018 inseguiamo un sogno, che nelle ultime due estati si è fermato solo in finale, ma che oggi ci viene negato prima ancora di iniziare.  In questa stagione estiva la Federazione Italiana Rugby è venuta meno ai principi che sono alla base di qualunque sport, compreso il nostro, mascherando da Trofeo Italiano Beach Rugby un’iniziativa commerciale che non ha guardato al merito sportivo o all’equità, ma solo a interessi che non fanno parte della nostra cultura.   
Un Trofeo Italiano Beach Rugby con un sistema di assegnazione dei punteggi basato unicamente su accordi economici presi con Vittoria Assicurazioni, senza tener conto di alcun coefficiente di difficoltà delle tappe e con una maggiorazione rilevante dei punteggi negli eventi targati e finanziati dal partner della FIR, circostanza sì contenuta nel regolamento, ma della quale nessuna squadra è stata avvisata al momento della programmazione della stagione. Ci chiediamo dunque quali interessi di natura economica siano stati alla base di questa decisione da parte della Federazione.   
Ci siamo spesi in prima persona come organizzatori di evento, mettendo anima, cuore e non solo, all’interno di un prodotto che sapevamo avrebbe attirato squadre e pubblico, ma che non ha avuto lo stesso valore sportivo di quella finanziata da Vittoria Assicurazioni, cosicché, durante la stagione, un gran numero di squadre non ha partecipato agli eventi organizzati dagli altri gruppi sportivi.   
I principi di Integrità, Passione, Solidarietà, Disciplina, Rispetto, sono ciò che non abbiamo trovato all’interno del Trofeo Italiano Beach Rugby, dalle cui finali nazionali, riservate alle migliori 10 squadre d’Italia, i The Rockets sono stati esclusi per la prima volta nella loro storia. Nonostante 4 vittorie nelle 6 tappe giocate.   
Nonostante la cancellazione per motivi di ordine pubblico di una tappa il giorno precedente, quella di Pescara dell’8 giugno, e la non possibilità di iscriversi ad un altro evento nello stesso fine settimana negata dagli organizzatori.   
Nonostante il decimo posto in classifica nazionale, non valevole però alla qualificazione alle finali per lasciare spazio alla “wild card” destinata alla migliore squadra siciliana in classifica, che su base nazionale è quindicesima.  
 I The Rockets sono stati esclusi dalle finali nazionali del Trofeo Italiano Beach Rugby, a cui hanno partecipato con Integrità, Passione, Solidarietà, Disciplina, Rispetto, senza ricevere in cambio lo stesso trattamento. 
Sicuramente abbiamo commesso anche degli errori, perché se i due volte vice campioni d’italia non riescono a qualificarsi la responsabilità è anche nostra, eppure rimane che, almeno quest’anno, il Trofeo Italiano Beach Rugby ha dato priorità ad interessi che con lo sport non hanno nulla a che fare. 
È proprio con questo senso di profonda ingiustizia che chiediamo scusa a tutti i nostri giocatori, a tutte le tifose ed a tutti i tifosi, ai nostri amici e partner, ma anche ai nostri avversari con i quali avremmo voluto sfidarci sul campo, visto che con molti di loro, quest’anno, non abbiamo avuto neanche il piacere di giocare. 
State tranquilli, torneremo presto.   
Con amarezza e dispiacere prendiamo atto di questa esclusione, convinti e consapevoli di proseguire a testa alta il nostro meraviglioso percorso sportivo.  Noi continueremo sempre a svolgere la nostra attività, con Integrità, Passione, Solidarietà, Disciplina, Rispetto.