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Rugby – La Liar chiede ai candidati il futuro degli arbitri

Lug 26, 2024
rugbychepassione.com / Paolo Cerino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota della Liar:

La data per le prossime Elezioni Federali è stata fissata di recente, ma nonostante i tempi assai brevi, notiamo con disappunto che a livello comunicativo e/o punti programmatici, poco o nulla è stato detto riguardo la classe arbitrale, o se è stato fatto, risulta essere arioso e poco concreto, soprattutto per la base del nostro movimento.
Prima di proseguire, però ci teniamo a chiarire una cosa: avremmo gradito rivolgerci a Voi come Candidati alle prossime elezioni, ma per alcuni non è stato possibile. Abbiamo volutamente evitato di contattarvi per vie Federali, perché è con la persona che vogliamo metterci in contatto e non con l’istituzione.
Ma tanto alla fine siamo certi che la nostra missiva alla fine arriverà a Voi tutti.
Lo stato di salute del nostro movimento, va di pari passo con quello delle società. È valso a poco “riaprire” i cancelli ai colleghi che per motivi anagrafici erano finiti fuori ruolo, per un mero vezzo di mostrare dei numeri in salita. Tra ex-colleghi tornati in attività e derogati (con un tasso di drop-out altissimo), il movimento arbitrale è in netto calo e difficoltà.
A nostro avviso, il nostro movimento allo stato attuale non può crescere se si rimane sotto l’egida dell’Area Tecnica Federale. Indipendenza e crescita possono andare di pari passo, basta solo volerlo. Non si può chiedere una crescita tagliando e togliendo, ma consolidando e rafforzando, o in maniera più drastica sradicando e ricominciando da zero. Le amicizie, le pagnottelle e i mezzi litri di vino, le bancarelle itineranti e gli “amici di partito” devono avere vita corta. Solo così si può fare qualcosa di concreto.
Inoltre, gran parte del drop-out da parte dei nostri colleghi e tesserati è dovuta all’incerta ed esigua copertura finanziaria (vedi rimborsi), che come contropartita richiede un livello di preparazione fisico e tecnico semi-professionistico. La maggioranza del movimento non vive (ahinoi) di rugby. Abbiamo famiglie, abbiamo lavori e abbiamo spese da dover affrontare. Se dobbiamo togliere dalle nostre disponibilità somme -anche di ingente rilevanza in alcuni casi- per poi non avere certezze sul loro ritorno, ecco che la passione e la voglia di continuare vengono meno, impoverendo il tasso tecnico generale e vanificando quanto fatto fino a quel momento.
L’attuale CNA ha di recente provato ad ottimizzare i flussi, producendo una nuova Policy per i rimborsi (quella precedente era del 2014, targata Cartagine….scusate Vancini!), ma ha dovuto accettare il taglio degli assistenti per la Serie B, abbassando inesorabilmente il livello tecnico per quella categoria e ha prodotto un documento sì nuovo, ma nello stesso istante vecchio, perché non si è tenuto conto dell’innalzamento del costo della vita causato dagli eventi storici che vedono protagonista il nostro tempo. Come le delibere di aumenti stipendiali corrono, anche gli adeguamenti delle tabelle rimborsi devono andare di pari velocità. Non possono esserci i soliti “due pesi, due misure”.
In diverse occasioni abbiamo fatto presente il fatto che in tanti si riempiono la bocca con parole come Lealtà, Impegno, Sostegno, Meritocrazia e molte altre che vengono legate al nostro Sport, ma in pochi le applicano al quotidiano dentro e fuori i palazzi decisionali e questo lo abbiamo sempre denunciato.
Ascoltare, recepire e condividere in un tavolo allargato a tutte le rappresentanze, soluzioni, possibilità e progetti per riappropriarsi di quei valori che fanno grande il nostro sport non solo a parole, ma con fatti e concretezza muovendosi come un team proiettati verso la meta. Insieme, uniti e coesi.
Siamo quindi a chiedere a Voi in una maniera un poco rude, ma diretta: “cosa volete fare per il movimento arbitrale italiano?”, che però non vuol dire parlare dei soli colleghi dei panel di A Elite e sopra. Quei colleghi sono lì per merito loro e della struttura che si trovano affianco, ma da Voi vogliamo sapere che
cosa volete farne soprattutto della base, dei Coordinamenti Regionali e le loro Sezioni Territoriali, che in talune circostanze e situazioni rappresentano più delle città-stato in mano a pochi eletti che dettano,erogano e creano regole di gestione umana e tecnica personalizzate a situazioni e circostanze mutabili nel tempo.
Certi di gradevole riscontro auguriamo a Voi tutti una proficua Campagna Elettorale e un buon lavoro.