Lo stiamo ripetendo da mesi: Marzio Innocenti continua a scendere nel gradimento delle società italiane. Noi eravamo fermi alle ultime valutazioni del suo entourage della primaversa scorsa che davanti il Presidente federale sotto il 50%. Un segnale netto e inequivocabile che si è trasformato in realtà quando Marzio Innocenti ha deciso di fissare le elezioni al 15 settembre, un modo astuto per fermare l’emorragia di voti e tentare il tutto per tutto.
Ieri però Stefano Franceschi in un intervento sul suo blog ‘Il Nero’ che potete leggere qui, ha riportato un dato che ci ha spiazzati. Secondo Franceschi il gradimento di Marzio Innocenti, secondo quanto appurato dai suoi collaboratori nelle ultime settimane, non va oltre il 25%. Per averlo scritto qualcuno lo avrà detto, abbiamo pensato. E, dunque, ci siamo messi a caccia della notizia, perchè di questo si parla.
E la notizia è balzata fuori proprio da ambienti vicini al suo cerchio magico, che tanto magico non è. A quanto pare i conti non tornano e Marzio Innocenti, al momento, può fare affidamento sulla preferenza di meno di 1/3 delle società italiane. Ma un sentore lo avevamo avuto. Ognuno di voi puo’ interpellare 10 società eterogenee tra loro e si accorgerà che meno della metà ha intenzione di votare Innocenti.
E’ il classico sondaggio alla buona o da bar che si fa a ridosso delle amministrative nel bar del Paese. Un metodo che difficilmente consegna risultati sbagliati. Ecco: noi lo abbiamo fatto ed in effetti i numeri iniziano ad essere chiari. E allora perchè Marzio Innocenti è così tranquillo? In realtà non lo è.
Marzio Innocenti ostenta serenità ma è un leone in gabbia, convinto che siano gli altri a non capire lui. Senza rendersi conto che è lui a non dare sicurezze. Molte delle promesse del 2021 sono rimaste ‘lettera morta’ e i presidenti questa volta fanno fatica a credere, anche alla luce della delicata situazione economica della Federazione creata dallo stesso Innocenti. L’ultima del nostro presidente riguarda il Seven. Dopo aver costruito una campagna elettorale anche sul rilancio del Seven, ha pubblicamente detto che per la disciplina non ci sono soldi. In pratica ha ammesso che sul Seven ha detto una marea di bugie. Ma la più grossa è la giustificazione addotta: non ci sono soldi. In realtà non ci sono perchè ha preferito dilapidarli in altro. Ma i soldi c’erano.
Nonostante l’incapacità di mantenere ciò che ha promesso, Innocenti non si capacità del perchè non sia venerato come si fa con i Santi. L’altro motivo che porta Innocenti ad ostentare sicurezza è la volontà di portare avanti la narrazione che la sua riconferma è dietro l’angolo, perchè sa bene che il mondo del rugby è strano e appena si avrà la consapevolezza di una sua sconfitta, tutti proveranno a salire sul carro del vincitore. Non a caso ieri durante una riunione con le società emiliane ha citato due club importanti come suoi grandi elettori, mentre è risaputo che le società in questione sono decisamente su altre posizioni.
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