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Rugby – Le promesse mancate di Innocenti

Set 14, 2024

Domani si chiude il mandato di Marzio Innocenti con le elezioni federali. E’ tempo di bilanci e per poter capire che un mandato è stato coerente con le promesse, non bisogna far altro che aprire il programma con cui Marzio Innocenti ha chiesto la fiducia. Ovviamente il file è sul nostro computer e ora anche online: potete scaricarlo dal link a coda di questo pezzo e farvi una vostra idea.

Il documento si apre con questa affermazione: ”

“Negli ultimi anni le presidenze della FIR hanno fondato lo sviluppo del Rugby italiano puntando sull’alto livello come traino per tutto il movimento. La strategia adottata, poco accorta, ha compromesso quello che doveva essere ed è lo zoccolo duro del Rugby: i Club!”

Bisogna commentarla? Vi risulta che Marzio Innocenti e la sua squadra abbiano cambiato modo? A noi non sembra, anzi continua a dire che la Nazionale ha priorità su tutto. Proprio come ‘quelli di prima’.

A pagina 4 della sua presentazione sintetica, Marzio Innocenti presenta la sua squadra, in tutto sei candidati consiglieri. E sapete perchè? Lo spiega lui:

“Abbiamo scelto di lasciare liberi quattro posti da consigliere Federale. Questi quattro posti sono a disposizione per chi vorrà dare il proprio contributo anche avendo visioni diverse dalle nostre. Riteniamo questa una scelta giusta che porterà crescita e arrichimento a tutto il nostro progetto”.

Ed in effetti Fava, Orlandi, Musso e Gualandri sono i 4 che avevano visioni diverse. Innocenti alla vigilia lo riteneva un ‘arrichhimento’. Dopo pochi mesi ha cambiato idea e li ha definiti “Consiglieri d’opposizione”.

Il capolavoro a pagina 5. Innocenti presenta il suo candidato Revisore, Fabio Artoni (poi non eletto). Di fatto dice che una figura indipendente come quella del Presidente di revisori è in realtà un suo uomo. Fortunatamente non ha ottenuto i voti necessari. E si lamenta di Duodo candidato dopo che si è dimesso. L’apoteosi.

Sulla Nazionale:

Verrà rivisitata la policy dei compensi di molte figure, legandone una parte al raggiungimento dei risultati, così da rendere stimolante per tutti il raggiungimento degli ambiziosi risultati attesi.

In pratica Innocenti diceva sostanzialmente che la Nazionale doveva essere un onore. Peccato che ha perso il concetto per strada se è vero come è vero che i compensi dello staff azzurro sono cresciuti a livelli stellari.

Sul campionato di vertice:

Proprio per il Rugby Professionale sarà creata una Lega di Super Rugby con ammissione in base a criteri sportivi, organizzativi ed economici funzionali ad iniziare un serio percorso verso il mondo Professionistico.

Vi risulta che sia stato fatto? Datevi da soli la risposta

Sulle Zebre e l’URC

In particolare, è del tutto evidente come la società le Zebre, di cui FIR è socio unico, nel tempo non sia stata in grado di rispettare i budget e gli impegni finanziari di previsione. Va da sé che si tratta di una cattiva gestione, che non ci si può e non ci si deve permettere, perché tutto ciò andrebbe a discapito del movimento. Sono due i Club che partecipano al PRO14. Entrambi saranno sostenuti come nel passato dalla FIR, ma con condizioni che saranno riviste. Il quantum sarà diviso in due parti, di cui una fissa e una legata ai risultati sportivi ottenuti, nel rispetto dell’impegno di tutto il movimento a sostegno dei partecipanti al PRO14. Chi non fosse in grado di far fronte alla stagione sportiva verrà sostituito, accogliendo le proposte di impegno già giunte al precedente Consiglio Federale.

Ha cambiato idea anche su questo! Le Zebre drenano soldi ma sono sempre li a testimonianza che pure questa promessa è stata tradita.

Sul Seven

Il Rugby Seven deve essere valorizzato. Obiettivo primario: le Olimpiadi! E niente: fa già ridere così

Sul rugby femminile:

Si lavorerà per entrare in un circuito internazionale di Rugby femminile professionistico in modo da offrire alle giocatrici della Nazionale un’alternativa professionale che permetta loro di dedicarsi al Rugby qualora la ritengano una scelta giusta.

Le migliori giocatrice si stanno trasferendo all’estero, del progetto con la Polizia penitenziaria non se ne sa più nulla.

Sulle Accademie:

Ritengo che il progetto “Accademia e Centri di Formazione Permanente” per i risultati ottenuti a dispetto degli investimenti fatti sia da ritenersi concluso. Si rende necessaria, quindi, una radicale ristrutturazione che terrà in considerazione tutte le parti coinvolte, in primis i giovani.

Non ha chiuso le Accademie (fortunatamente) e ha avviato i Poli solo per dare una ‘mancetta’ alle società

Il Sud

Qui stendiamo un velo pietoso: non sappiamo da dove iniziare. E ci fermiamo qui: crediamo possa bastare

 

Il programma è qui