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Rugby – Elezioni: il ‘day after’

Set 16, 2024

Il giorno dopo l’elezione di Andrea Duodo a Presidente della Federazione Italiana Rugby, a bocce ferme, sono tanti gli spunti che ci sono stati dai dalla giornata di ieri. Duodo ha vinto largamente, Innocenti si è fermato al 41% ma con l’anomalia Giovanelli che ha preso soltanto 700 voti. Anche ieri veleni e bugie. Come è accaduto negli ultmi anni.

La campagna denigratoria

Secondo il gruppo di Marzio Innocenti a pesare è stata la campagna denigratoria portata avanti soprattutto negli ultimi mesi. Questo il mood che portano avanti ancora adesso gli adepti di Innocenti. Una premessa e due riflessioni. La premessa: state dando troppa importanza a questo sito. Delle due una: o è davvero così importante e, dunque, avete fatto un errore di gestione della comunicazione, oppure non lo è e quindi viene meno anche l’assunto. La prima riflessione: la campagna elettorale è stata davvero dura, anche aspra. Però è stata voluta così proprio da Innocenti. Lo sdoganamento degli ‘schizzi di fango’ c’è stato nel 2021, con un esempio su tutti: il dossier contro Vaccari fatto recapitare in Federazione.

Ma di esempi ne possiamo fare tanti. Tutto finiva sui giornali, anche per il grosso dispendio di risorse economiche utilizzato per la campagna elettorale. Finiti i fondi, Marzio Innocenti si è dovuto appoggiare alla comunicazione istituzionale, tutta piegata al suo volere, e agli incontri con le società, durante i quali non ha mai perso occasione per tuonare contro tutto e tutti, sopratutto questo portale. E a distanza di meno di 24h ore dal voto, in tanti hanno ritrovato la parola persa e si preoccupano di farci sapere chi diceva cosa.

Quindi no, non siamo stati noi ad inasprire la campagna elettorale: ci siamo solo adeguati. Ma c’è una seconda riflessione. Perché continuare a ‘giustificare’ la debacle con la storia della ‘campagna denigratoria’. La denigrazione avviene quando si dicono cose false. Se ciò che è stato sostenuto da questo sito fosse stato falso, a prescindere dalla conseguenze penali, nessuno ci avrebbe creduto. E invece, aiutati dai documenti, abbiamo sempre dimostrato la correttezza delle nostre posizioni. In qualche occasione abbiamo anticipato mosse e strategie che si sono puntualmente verificate.

Il mancato mea culpa

Ciò che ci lascia interdetti è che Innocenti non ha mai chiesto scusa, nemmeno davanti agli errori più grandi. Anche durante il suo discorso ha messo in primo piano la sua persona rispetto a tutto il resto. Se vi va di riascoltarlo, troverete una serie di ‘Io’, ‘Io’, ‘Io’. Insomma ha praticamente parlato sempre in prima persona come se tutto il resto non ci fosse.

Lo ha fatto senza trovare una sbavatura. E pure davanti a problemi evidenti, ha sempre scaricato la colpa sugli altri. Una mancanza di lucidità fatale che non gli ha consentito nel corso degli ultimi mesi di cogliere i segnali di sfiducia sempre crescenti. Marzio Innocenti pensava di vincere con il 65%, vale a dire 25 punti in meno di quanto effettivamente ha preso e con una situazione anomala: i 700 voti di Giovanelli, su cui torneremo presto, che gli hanno consentito di risalire un po’ la china, rispetto al 30% di preferenze che gli avevamo pronosticato alla vigilia.

Massimo Giovanelli

E’ stato il grande assente di questa tornata elettorale. Una campagna elettorale durata 2 anni, un impegno che andava premiato, ma Massimo Giovanelli ha avuto una strategia ‘suicida’ che è stata difficile da interpretare. Gli ‘sherpa’ dei due schieramenti hanno più volte provato a trovare un accordo, ma le richieste dell’ex capitano sono state valutate troppo esose da parte del gruppo di Duodo.

Tanto da non iniziare nemmeno una contrattazione per quanto distanti fossero le parti. Tutto questo prima delle candidature. Poi un periodo di silenzio, con messaggi inviati da una parte e dall’altra per vie traverse. Fino all’ultimo tentativo ieri mattina, che però non ha portato a nulla. Giovanelli sperava di essere ago della bilancia, in base a conteggi che non comprendiamo. Era chiaro che non avesse più dell’8/10% (a urne chiuse) e che quindi poteva fare richieste in proporzione al suo peso.

Ha provato tirare la corda, sperando in un ballottaggio. E’ andata male. E c’è anche il sospetto che la mancata intesa di ieri mattina l’abbia spinto a lasciare campo libero a Innocenti, più per dispetto che per convinzione. Il discorso di Massimo Giovanelli è risultato senza strappi, addirittura ‘accomondante’ nei confronti di Innocenti, il quale ha contraccambiato con parole al miele per l’ex capitano azzurro.

Ci chiediamo il senso di tutto questo. Massimo Giovanelli è all’opposizione da oltre 10 anni. Ne farà altri 4 nello stesso ruolo, mentre poteva entrare in squadra con Duodo e finirla di essere forza di lotta e passare ad essere forza di Governo, per costruire da dentro e in posizione privilegiata la candidatura del 2028. E invece ha preferito fare la fine di quello che se lo taglia per far dispetto alla moglie. E non mi si venga a dire che lo ha fatto perchè non era interessato ad una poltrona, perchè è proprio sul numero e il modello delle poltrone che si è arenata la trattativa con il gruppo di Duodo. Anche perchè se ti offro una poltrona e tu vuoi il divano letto, c’è poco da trattare.

Andrea Duodo

Andrea Duodo è arrivato per ultimo. Ha condotto una campagna elettorale in salita, una salita a cui venivano aggiunti ostacoli di giorno in giorno. Ma Duodo e la sua squadra non hanno sbagliato una virgola. Sono stati bravi a ottimizzare i tempi e a scegliere quelli giusti. Duodo non ha fatto promesse, non ha firmato cambiali in bianco (a Giovanelli poteva promettere di tutto e poi non mantenere, Innocenti docet, ma non l’ha voluto fare), non ha distribuito incarichi pre-elettorali. Ha solo spiegato la sua idea di Federazione. C’è poco da scrivere su Andrea Duodo: ha vinto e chi vince ha ragione, chi perde trova scuse.

Pianetarugby.it

Per noi è stata la chiusura di un cerchio. Siamo partiti nella tarda primavera del 2021 tra lo scetticismo generale. Ci eravamo proposti di occupare uno spazio che nessuno occupava, quello della politica federale. Un tema che a qualcuno non piace, ad altri invece piace tantissimo. I numeri con il passare del tempo sono cresciuti. E siamo diventati un punto di riferimento per sostenitori e detrattori, a dispetto di chi ha continuato a dire che non ci leggeva nessuno. Ci leggono in tanti e ce ne siamo accorti ieri a Bologna.

Permettete di ringraziare chi ieri ci ha riempito di complimenti, sia chi ha votato Duodo sia chi (anche se in misura minore) ha votato Innocenti. Ci hanno riconosciuto dei meriti che, forse, sono eccessivi. Noi pensiamo solo di aver fatto i giornalisti, a volte con la sciabola a volte con il fioretto. Ma abbiamo fatto i giornalisti, che se ne facciano tutti una ragione. Pianetarugby.it ora deve capire cosa vuole fare da grande e in che modo. Una cosa è certa: non tradiremo mai le nostre convinzioni.