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Rugby – Giovedì il primo Consiglio Federale

Ott 7, 2024

E’ partito il conto alla rovescia per il primo Consiglio Federale della nuova governance, venuta fuori dalle elezioni dello scorso 15 settembre. Il neo presidente Andrea Duodo e i Consiglieri eletti si ritroveranno a Roma, presso la sede della Fir allo Stadio Olimpico. All’ordine del giorno: comunicazioni del Presidente e adempimenti statutari, attività istituzionali, organi territoriali, area amministrativa, area tecnica.
Sul tavolo ci sono i rinnovi o le nomine di alcuni incarichi in scadenza o scaduti. Oltre alla programmazione di alcune attività istituzionali. E’ prevista anche la distribuzione delle deleghe ai consiglieri.
Il nuovo Consiglio dovrà poi mettere mano ad una questione che ci ha visto più volte in prima linea: la cancellazione dell’assurda norma che di fatto mette il bavaglio ai tesserati, Consiglieri in primis. Al momento non c’è possibilità per alcuno di muovere critiche, pena il deferimento. Gli ultimi tre anni e mezzo, sotto questo punto di vista, sono stati difficilissimi.
Cancellare o alleggerire drasticamente la norma, dovrebbe essere una priorità per questa FIR. Non pensiamo ad un ‘liberi tutti’, non si può certo camuffare l’offesa con la critica, non possiamo pensare che ogni tesserato possa proferire parole in libertà senza temere un deferimento, ma non è neppure pensabile che sia impossibile muovere critiche, anche dure, a chi guida il rugby italiano.
Il secondo tema che dovrà essere affrontato con una certa urgenza è il campionato domestico. La serie A Elite ha fatto un passo indietro con la cancellazione dell’utilizzo del TMO. La qualità delle riprese televisive rischia di scendere vertiginosamente con un impatto negativo sulle analisi video e sul lavoro degli staff delle 10 squadre del massimo campionato.
L’ultima priorità che ci viene in mente, ed è sempre un vecchio pallino di questo portale, riguarda gli arbitri. L’idea dovrebbe essere quella di tornare prima possibile alle urne, per poter dare il crisma della legittimità alla nuova CNA al fine di programmare i prossimi 4 anni.
Sullo sfondo rimane il ricorso presentato dall’ex Presidente Marzio Innocenti. L’udienza del Tribunale federale è fissata per la seconda metà di Ottobre. Innocenti rischia l’ennesima figuraccia.
Il ricorso si basa su elementi di legittimità discutibili. Il giudice dovrebbe fare ‘capriole’ già per poterlo ritenere ammissibile, la vediamo davvero difficile che possa dar ragione all’ex presidente. A quel punto che farebbe? Presenterebbe ricorso allungando l’agonia o metterebbe un pietra sulla vicenda? Scommettiamo per la prima ipotesi.
I nostri consigli sono stati da sempre ignorati, anche l’ultimo: parliamo dell’invito a rinunciare al ricorso. Ma il personaggio è conosciuto e saper fare un passo indietro è un’arte che non conosce.