Infierire non serve a nessuno, bisogna guardare avanti ma bisogna anche capirsi. La tentazione di dire che tutti i nodi vengono al pettine è forte, di fatti lo stiamo dicendo, ma non sia recepito come il classico ‘te lo ho avevo detto” di Puffo Quattrocchi.
La Sicilia, spesso presa ad esempio dalla vecchia Governance, deve salutare nuovamente la società con più storia della regione, vale a dire l’Amatori Catania che ha annunciato la rinuncia al campionato di serie B a causa della “ridotta disponibilità di giocatori, la mancanza di risorse economiche sufficienti a coprire gli elevati costi di gestione dell’intera stagione, e soprattutto l’assenza di un impianto sportivo adeguato per lo svolgimento regolare di allenamenti e partite ufficiali quale il Campo Paolone”.
Ovviamente l’Amatori Catania non puo’ rappresentare ‘scientificamente’ lo stato dell’arte, ma ne è uno spaccato. In buona sostanza la società etnea lamenta un calo di tesserati, difficoltà economiche, e problemi con l’impiantistica. Questioni importanti che probabilmente saranno sfuggite al Presidente del Comitato Gianni Saraceno, grande elettore di Marzio Innocenti.
Non a caso alle ultime elezioni la Sicilia si è schierata dalla parte del nuovo presidente con il 68% dei voti, una percentuale anche migliore del dato nazionale. Una bocciatura anche per lo stesso Saraceno che vantava numeri e traguardi che, evidentemente, sono rimasti solo sulla carta.
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